Il presente contributo vuole trattare una peculiare tipologia di smalti attestata all’interno dell’arte orafa veneta. A partire dal secondo quarto del secolo XIV gli smalti giotteschi cominciano a decorare reliquiari, calici e altri oggetti liturgici: un’ascesa che si lega alla circolazione e diffusione degli smalti traslucidi nell’Italia nord-occidentale. Le prime testimonianze per questo stile di decorazione possono essere individuate in alcuni manufatti prodotti tra Venezia e Padova, il più importante dei quali è il Calice di Serpentino appartenente al Tesoro di San Marco a Venezia. Uno studio di Mariani Canova (1984) ha fatto emergere come il piede del calice presenti una serie di placchette smaltate con figure, il cui stile può essere direttamente messo in relazione con quello delle opere di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Ad eccezione della ricerca di Mariani Canova, che costituisce la prima indagine sugli smalti giotteschi, negli anni non sono stati prodotti ulteriori studi. Con l’obiettivo di ampliare la conoscenza su questo particolare stile, il presente contributo fornisce una visione d’insieme di alcuni manufatti orafi conservati in Veneto e databili almeno fino alla fine del secolo XIV. L’analisi delle opere mostra come questo stile decorativo subisca una progressiva evoluzione grazie all’influenza di artisti come Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona, i quali avevano assimilato in maniera consapevole ed originale il linguaggio figurativo elaborato dal Maestro toscano. Inoltre, questo studio propone una discussione sulla tipologia formale delle placchette figurate a smalto, nonché alcune osservazioni circa la presenza di cornici interne ad esse. Alcune soluzioni ornamentali impiegate per le placchette, come i quadrilobi, si pongono infatti in confronto diretto con quelle dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni (nelle fasce laterali verticali della parete sinistra)

Oreficerie Sacre Tardomedievali in Veneto: gli Smalti Giotteschi

Andrea Missagia
2021-01-01

Abstract

Il presente contributo vuole trattare una peculiare tipologia di smalti attestata all’interno dell’arte orafa veneta. A partire dal secondo quarto del secolo XIV gli smalti giotteschi cominciano a decorare reliquiari, calici e altri oggetti liturgici: un’ascesa che si lega alla circolazione e diffusione degli smalti traslucidi nell’Italia nord-occidentale. Le prime testimonianze per questo stile di decorazione possono essere individuate in alcuni manufatti prodotti tra Venezia e Padova, il più importante dei quali è il Calice di Serpentino appartenente al Tesoro di San Marco a Venezia. Uno studio di Mariani Canova (1984) ha fatto emergere come il piede del calice presenti una serie di placchette smaltate con figure, il cui stile può essere direttamente messo in relazione con quello delle opere di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Ad eccezione della ricerca di Mariani Canova, che costituisce la prima indagine sugli smalti giotteschi, negli anni non sono stati prodotti ulteriori studi. Con l’obiettivo di ampliare la conoscenza su questo particolare stile, il presente contributo fornisce una visione d’insieme di alcuni manufatti orafi conservati in Veneto e databili almeno fino alla fine del secolo XIV. L’analisi delle opere mostra come questo stile decorativo subisca una progressiva evoluzione grazie all’influenza di artisti come Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona, i quali avevano assimilato in maniera consapevole ed originale il linguaggio figurativo elaborato dal Maestro toscano. Inoltre, questo studio propone una discussione sulla tipologia formale delle placchette figurate a smalto, nonché alcune osservazioni circa la presenza di cornici interne ad esse. Alcune soluzioni ornamentali impiegate per le placchette, come i quadrilobi, si pongono infatti in confronto diretto con quelle dipinte da Giotto nella Cappella degli Scrovegni (nelle fasce laterali verticali della parete sinistra)
2021
Atti del VII Ciclo di Studi Medievali (Firenze, 7-10 Giugno 2021)
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