L’avvento degli e-commerce e in particolare del marketplace di eBayUS nel 1995 ha portato con sé la democratizzazione del mercato di antichità, precedentemente riservato a ricchi acquirenti. Le conseguenze immediate sono state sia il proporzionale aumento della devastazione del patrimonio archeologico mondiale sia la diffusione dei falsi, essendosi generato lo spazio per un mercato di oggetti per i quali prima non vi era una richiesta tale da giustificare l’illecito. In questo commercio democratico è possibile acquistare reperti archeologici per cifre che variano da una decina a poche migliaia di dollari, la cui autenticità e la cui provenienza il più delle volte rimangono estremamente dubbie. Dal 2014 si è sviluppata una nuova tendenza, oggi ben visibile e radicata: eBayUS non rappresenta più semplicemente la democratizzazione ma una vera e propria “digitalizzazione” del mercato di antichità, trainata inoltre dalla crescente forza di social media come Facebook e WhatsApp. I risultati di questi fenomeni sono dimostrati dai numeri: se nel 2011 l'oggetto venduto al prezzo più alto su eBayUS era un “anello Bizantino in oro”, battuto per 900.00 USD, in questo momento l'oggetto con il più alto prezzo di vendita è una “antica statuetta di Amazone ferita” in terracotta, offerta per 1.750.000 USD. Questa evoluzione, oltre a confermare la ricrescita del mercato delle grandi case d'asta osservata negli ultimi anni, suggerisce la presenza di nuovi attori all'interno del sistema eBayUS. La presente ricerca analizza criticamente la struttura del mercato di antichità circolanti sul marketplace eBayUS da un punto di vista internazionale. Basandosi su un campione di 274 oggetti osservati fra il Novembre 2017 e il Febbraio 2018, verranno messe in luce le problematiche del sistema: in primo luogo con l’analisi della provenance, classificata attraverso una sperimentale scala qualitativa con punteggi progressivi, risultata non dichiarata o non soddisfacente nell’80% dei casi e studiando la variabilità dei prezzi di vendita attraverso test statistici ANOVA, dipendente unicamente dalla tipologia degli oggetti. In tal modo si delinea l’aspetto del mercato archeologico attuale su eBayUS e si definiscono le principali criticità, così da porre le basi per lo sviluppo di uno strumento volto al contrasto del mercato illecito di antichità romane, provenienti soprattutto dall’Europa, dal vicino e medio oriente e dal Nord Africa.

Provenance non verificabili nel mercato di antichità romane: case study sui 300 oggetti di più alto valore in vendita in eBay US

Riccardo Giovanelli
2018-01-01

Abstract

L’avvento degli e-commerce e in particolare del marketplace di eBayUS nel 1995 ha portato con sé la democratizzazione del mercato di antichità, precedentemente riservato a ricchi acquirenti. Le conseguenze immediate sono state sia il proporzionale aumento della devastazione del patrimonio archeologico mondiale sia la diffusione dei falsi, essendosi generato lo spazio per un mercato di oggetti per i quali prima non vi era una richiesta tale da giustificare l’illecito. In questo commercio democratico è possibile acquistare reperti archeologici per cifre che variano da una decina a poche migliaia di dollari, la cui autenticità e la cui provenienza il più delle volte rimangono estremamente dubbie. Dal 2014 si è sviluppata una nuova tendenza, oggi ben visibile e radicata: eBayUS non rappresenta più semplicemente la democratizzazione ma una vera e propria “digitalizzazione” del mercato di antichità, trainata inoltre dalla crescente forza di social media come Facebook e WhatsApp. I risultati di questi fenomeni sono dimostrati dai numeri: se nel 2011 l'oggetto venduto al prezzo più alto su eBayUS era un “anello Bizantino in oro”, battuto per 900.00 USD, in questo momento l'oggetto con il più alto prezzo di vendita è una “antica statuetta di Amazone ferita” in terracotta, offerta per 1.750.000 USD. Questa evoluzione, oltre a confermare la ricrescita del mercato delle grandi case d'asta osservata negli ultimi anni, suggerisce la presenza di nuovi attori all'interno del sistema eBayUS. La presente ricerca analizza criticamente la struttura del mercato di antichità circolanti sul marketplace eBayUS da un punto di vista internazionale. Basandosi su un campione di 274 oggetti osservati fra il Novembre 2017 e il Febbraio 2018, verranno messe in luce le problematiche del sistema: in primo luogo con l’analisi della provenance, classificata attraverso una sperimentale scala qualitativa con punteggi progressivi, risultata non dichiarata o non soddisfacente nell’80% dei casi e studiando la variabilità dei prezzi di vendita attraverso test statistici ANOVA, dipendente unicamente dalla tipologia degli oggetti. In tal modo si delinea l’aspetto del mercato archeologico attuale su eBayUS e si definiscono le principali criticità, così da porre le basi per lo sviluppo di uno strumento volto al contrasto del mercato illecito di antichità romane, provenienti soprattutto dall’Europa, dal vicino e medio oriente e dal Nord Africa.
2018
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