Nell’estate del 2020 l’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipar timento di Studi Umanistici ha condotto una campagna di ricognizioni subacquee su due relitti giacenti nel mare an tistante Venezia. Si tratta del relitto “dei mattoni”, scoperto a circa 7 miglia al largo della spiaggia del Cavallino, in fondale di 20-21 m, e del relitto di San Nicoletto, individuato nel 2001 a poco più di mezzo miglio dalla spiaggia omonima, in fondale di 5 m, probabilmente identificabile col brigantino prussiano Hellmuth, naufragato presso la bocca di Lido nel 1860. Le attività hanno previsto in entrambi i casi la realizzazi one del rilievo fotogrammetrico e il prelievo di alcuni reperti giacenti a livello superficiale, per precisare l’inquadramento cronologico dei due relitti. Il carico del relitto “dei mattoni” è perfettamente riconoscibile e si estende su un’area di quasi 15 m m di lunghezza e quasi 9 m di larghezza, emergendo per poco meno di 1 m dal piano di fondo. In base alla stima dei volumi, il carico è composto da circa 32.300 mattoni e 12.050 tavelle, per un peso complessivo di circa 72 tonnellate. Le dimensioni dei mattoni e i materiali recuperati nel corso delle precedenti indagini consentono di proporre una datazione tra la metà del 18° e la metà del 19° secolo. Il relitto di San Nicoletto è costituito da due tronconi dello scafo ligneo, riconoscibili a livello superficiale o sotto un leggero strato di sabbia per una lunghezza, rispettivamente, di 6,30 e 7,80 m. Lo scafo era rivestito con lamine di rame. Potrebbe appartenere a questo relitto la pala di timone rinvenuta nel 2000 presso la battigia della spiaggia di San Nicoletto e ora esposta nel Museo Na zionale di Archeologia del Mare a Caorle.
I relitti “dei mattoni” e di San Nicoletto (Hellmuth?) del mare di Venezia
Carlo Beltrame
;Elisa Costa;Stefano Medas
2021-01-01
Abstract
Nell’estate del 2020 l’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipar timento di Studi Umanistici ha condotto una campagna di ricognizioni subacquee su due relitti giacenti nel mare an tistante Venezia. Si tratta del relitto “dei mattoni”, scoperto a circa 7 miglia al largo della spiaggia del Cavallino, in fondale di 20-21 m, e del relitto di San Nicoletto, individuato nel 2001 a poco più di mezzo miglio dalla spiaggia omonima, in fondale di 5 m, probabilmente identificabile col brigantino prussiano Hellmuth, naufragato presso la bocca di Lido nel 1860. Le attività hanno previsto in entrambi i casi la realizzazi one del rilievo fotogrammetrico e il prelievo di alcuni reperti giacenti a livello superficiale, per precisare l’inquadramento cronologico dei due relitti. Il carico del relitto “dei mattoni” è perfettamente riconoscibile e si estende su un’area di quasi 15 m m di lunghezza e quasi 9 m di larghezza, emergendo per poco meno di 1 m dal piano di fondo. In base alla stima dei volumi, il carico è composto da circa 32.300 mattoni e 12.050 tavelle, per un peso complessivo di circa 72 tonnellate. Le dimensioni dei mattoni e i materiali recuperati nel corso delle precedenti indagini consentono di proporre una datazione tra la metà del 18° e la metà del 19° secolo. Il relitto di San Nicoletto è costituito da due tronconi dello scafo ligneo, riconoscibili a livello superficiale o sotto un leggero strato di sabbia per una lunghezza, rispettivamente, di 6,30 e 7,80 m. Lo scafo era rivestito con lamine di rame. Potrebbe appartenere a questo relitto la pala di timone rinvenuta nel 2000 presso la battigia della spiaggia di San Nicoletto e ora esposta nel Museo Na zionale di Archeologia del Mare a Caorle.File | Dimensione | Formato | |
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