Nella documentazione materiale punica del Mediterraneo centrale le raffigurazioni di animali marini ricorrono con una certa frequenza, in particolare in alcune categorie artigianali quali gli amuleti, la pittura vascolare, la coroplastica, le matrici fittili e le stele votive. La straordinaria attenzione ai dettagli anatomici che caratterizza alcuni documenti ha consentito agli studiosi di riconoscervi diverse specie marine. Tra queste si distinguono delfini, molluschi (tra cui il polpo, la seppia e la vongola), crostacei (come il granchio) e un’ampia varietà di pesci (come l’orata, il tonno, ecc.). Si può ipotizzare che nell’antichità la conoscenza di questa fauna marina derivasse da un’esperienza diretta connessa allo sfruttamento economico delle risorse ittiche, ma è verosimile che molte raffigurazioni possedessero una valenza simbolica magico-religiosa, legata in particolare a contesti funerari o votivi
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Data di pubblicazione: | 2019 | |
Titolo: | Le raffigurazioni della fauna marina nel Mediterraneo centrale punico: documentazione materiale e valore simbolico | |
Rivista: | PROGRESSUS | |
Volume: | VI | |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Articolo su rivista |