Il contributo ritorna su un episodio controverso verificatosi nel dicembre del 62 a.C., quando Publio Claudio Pulcro, questore designato, si introdusse furtivamente nella residenza del pretore e pontefice massimo Giulio Cesare dove erano in corso le celebrazioni per la Bona Dea, alla sola presenza di matrone e Vergini Vestali, macchiandosi di empietà. La tradizione letteraria conserva un racconto sostanzialmente concorde sulla vicenda, che sembra individuare il proprio archetipo nella testimonianza coeva di Cicerone. Ma se i fatti si possono ricostruire in modo pressoché completo e con buoni margini di certezza, le fonti non chiariscono le motivazioni dell’azione di Claudio Pulcro, protagonista di un’impresa sconsiderata e tale da mettere in pericolo la propria futura carriera politica. L’analisi di alcuni particolari della vicenda alla luce della situazione politica del momento concorre a identificare le possibili finalità dell’iniziativa del futuro Clodio e a chiarire il ruolo svolto da Giulio Cesare nei fatti.
Autori: | |
Data di pubblicazione: | Being printed |
Titolo: | Publio Clodio Pulcro e la Bona Dea: la costruzione di uno scandalo nel 62 a.C. |
Rivista: | CAHIERS DU CENTRE G. GLOTZ |
Volume: | 31 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Articolo su rivista |