Il 12 febbraio 1951, in villa Torrigiani a Firenze, Giovan Battista Giorgini inventa un miraggio: la sua dimora diviene il palcoscenico di quella che viene considerata la prima s sfilata di alta moda italiana, intitolata fin dagli inviti «The First Italian High Fashion Show». In realtà egli amministra da manager la creazione di un sogno per sfi dare la concorrenza parigina, convocando una trentina di invitati scelti tra cui importanti buyers americani che conosce grazie alla sua attività statunitense e che immagina potrebbero espandere le attenzioni che già rivolgono alle arti decorative e all’artigianato italiano favorite dalle iniziative legate al Piano Marshall, come l’Handicraft Development Inc. di New York. Tra 1946 e 1951 tuttavia erano state create più occasioni per promuovere sfi late ed esposizioni di moda italiana, da Torino a Roma, e la singolarissima suggestione di impiegare un luogo storico per affascinare gli acquirenti ha riflessi più prismatici di quella singola canonica apologia. Tra questi vanno annoverati anche le «Manifestazioni di alta moda autunnale e del costume teatrale» che si svolgono al Teatro Olimpico a Vicenza nel 1949.
Jais rame e verde, ocelot e feltro nero al Teatro Olimpico. Alta moda e arte contemporanea tra SNIA Viscosa e Marzotto
Stefania Portinari
2019-01-01
Abstract
Il 12 febbraio 1951, in villa Torrigiani a Firenze, Giovan Battista Giorgini inventa un miraggio: la sua dimora diviene il palcoscenico di quella che viene considerata la prima s sfilata di alta moda italiana, intitolata fin dagli inviti «The First Italian High Fashion Show». In realtà egli amministra da manager la creazione di un sogno per sfi dare la concorrenza parigina, convocando una trentina di invitati scelti tra cui importanti buyers americani che conosce grazie alla sua attività statunitense e che immagina potrebbero espandere le attenzioni che già rivolgono alle arti decorative e all’artigianato italiano favorite dalle iniziative legate al Piano Marshall, come l’Handicraft Development Inc. di New York. Tra 1946 e 1951 tuttavia erano state create più occasioni per promuovere sfi late ed esposizioni di moda italiana, da Torino a Roma, e la singolarissima suggestione di impiegare un luogo storico per affascinare gli acquirenti ha riflessi più prismatici di quella singola canonica apologia. Tra questi vanno annoverati anche le «Manifestazioni di alta moda autunnale e del costume teatrale» che si svolgono al Teatro Olimpico a Vicenza nel 1949.File | Dimensione | Formato | |
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