The idea of a minor as a subject entirely legal incapable can be considered widely overcome by legal science in regards to personal rights. The same does not apply to the exercise of patrimonial rights, except for «atti della vita quotidiana» and not harmful juridical acts in strict sense. In the other cases the principle of contractual incapacity, which derives from the legal incapacity, is considered effective. In the hermeneutical dialogue among principles, rules and social reality, the a. identifies in the capacity for discernment a new paradigm, on the basis of which can be established the contractual capacity of a minor variously graded according to the type of act. Nevertheless, the participatory role of a minor is guaranteed, by recognizing his right to be heard.
L’idea del minore di età come soggetto totalmente incapace di agire può ritenersi ampiamente superata dalla scienza giuridica con riguardo all’esercizio dei diritti personali. Non altrettanto è avvenuto relativamente all’esercizio dei diritti patrimoniali, fatta eccezione per i c.dd. atti della vita quotidiana e gli atti giuridici in senso stretto non pregiudizievoli. Per il resto, si ritiene operante il principio dell’incapacità di contrarre, discendente dall’incapacità di agire. Nel dialogo ermeneutico tra princípi, regole e realtà sociale, l’a. individua nella capacità di discernimento il nuovo paradigma all’insegna del quale ricostruire la capacità contrattuale dell’infradiciottenne, diversamente graduata in ragione del tipo di atto; fatto salvo in ogni caso il ruolo partecipativo del minorenne, reso effettivo dal diritto all’ascolto al medesimo riconosciuto.
The best interest of the child tra persona e contratto
Roberto Senigaglia
2019-01-01
Abstract
L’idea del minore di età come soggetto totalmente incapace di agire può ritenersi ampiamente superata dalla scienza giuridica con riguardo all’esercizio dei diritti personali. Non altrettanto è avvenuto relativamente all’esercizio dei diritti patrimoniali, fatta eccezione per i c.dd. atti della vita quotidiana e gli atti giuridici in senso stretto non pregiudizievoli. Per il resto, si ritiene operante il principio dell’incapacità di contrarre, discendente dall’incapacità di agire. Nel dialogo ermeneutico tra princípi, regole e realtà sociale, l’a. individua nella capacità di discernimento il nuovo paradigma all’insegna del quale ricostruire la capacità contrattuale dell’infradiciottenne, diversamente graduata in ragione del tipo di atto; fatto salvo in ogni caso il ruolo partecipativo del minorenne, reso effettivo dal diritto all’ascolto al medesimo riconosciuto.File | Dimensione | Formato | |
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