La traduzione in greco volgare del poema "Teseida" di Giovanni Boccaccio, conservatasi in due manoscritti e trasmessa anche da una stampa veneziana del 1529, presenta non solo un interesse letterario e filologico ma anche storico, come testimonianza dei rapporti fra Occidente e mondo di lingua greca dopo il XIII secolo. Si presenta una rassegna critica degli studi sul testo e si ribadisce l'esigenza di una nuova edizione.
Il ritorno di Teseo ad Atene tra il XV e il XVI secolo: una ricognizione critica
Caterina Carpinato
2019-01-01
Abstract
La traduzione in greco volgare del poema "Teseida" di Giovanni Boccaccio, conservatasi in due manoscritti e trasmessa anche da una stampa veneziana del 1529, presenta non solo un interesse letterario e filologico ma anche storico, come testimonianza dei rapporti fra Occidente e mondo di lingua greca dopo il XIII secolo. Si presenta una rassegna critica degli studi sul testo e si ribadisce l'esigenza di una nuova edizione.File in questo prodotto:
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