L’interpretazione in chiave personalistica dell’art. 844 c.c.: ricadute sistematiche e nodi irrisolti

La riflessione si sviluppa intorno a due questioni: la prima attiene all’idoneità dell’art. 844 c.c. ad assolvere funzioni normative che, rivolgendosi alla tutela dell’integrità psico-fisica ed esistenziale della persona umana, si distanziano in modo sempre più marcato da quelle originariamente assegnate alla disciplina delle immissioni. Data per assodata, quantomeno in una percentuale consistente di casi, la rilevanza giuridica dell’interferenza di natura “esistenziale” prodotta da immissioni intollerabili, la seconda questione attiene invece alla torsione funzionale alla quale l’istituto della responsabilità civile sarebbe esposto per via del diffuso ricorso alla strumento risarcitorio quale rimedio a simili offese, malgrado sia noto il carattere estremamente sfuggente dell’an e del quantum del loro manifestarsi. Infine ci si interroga sull’opportunità che l’accentuazione della funzione di deterrence dell’istituto della responsabilità civile, derivante da tale torsione, sia interamente affidata all’interpretazione giurisprudenziale o necessiti invece di un intervento legislativo sistematizzante.