La circolazione del fiorino piccolo è chiaramente documentata dal 1256, però solo dal primo semestre 1315 troviamo testimonianza della sua coniazione nel Libro della Zecca, che contiene registrazioni relative agli anni successivi al 1303. Le liste di monete presenti in alcune pratiche di mercatura e trattati di aritmetica redatti tra il 1280 circa ed il 1315 indicano, comunque, che durante la seconda metà del Duecento questo nominale fu soggetto ad una serie di svalutazioni che dettero probabilmente luogo ad emissioni distinte. Questo articolo presenta una proposta di classificazione dei fiorini piccoli duecenteschi basata sui dati archeologici disponibili e sull’analisi delle caratteristiche stilistiche, epigrafiche e pondometriche, con la distinzione in tre gruppi distinti di emissioni. Ne emerge un quadro piuttosto completo, con le prime emissioni appartenenti agli anni ’50 e ’60 caratterizzate dal busto del santo in stile arcaico, e con la identificazione di una nuova serie coniata con numerosi segni di zecca e databile tra la fine degli anni ’60 ed il 1303. Il confronto tra quest’ultima ed i fiorini piccoli coniati a partire dal 1315 rivela, infine, caratteristiche e differenze utili per la loro classificazione.

The Early Issues of the Fiorino Piccolo or Denaro of Florence (c. 1255-1303)

Massimo De Benetti
2018-01-01

Abstract

La circolazione del fiorino piccolo è chiaramente documentata dal 1256, però solo dal primo semestre 1315 troviamo testimonianza della sua coniazione nel Libro della Zecca, che contiene registrazioni relative agli anni successivi al 1303. Le liste di monete presenti in alcune pratiche di mercatura e trattati di aritmetica redatti tra il 1280 circa ed il 1315 indicano, comunque, che durante la seconda metà del Duecento questo nominale fu soggetto ad una serie di svalutazioni che dettero probabilmente luogo ad emissioni distinte. Questo articolo presenta una proposta di classificazione dei fiorini piccoli duecenteschi basata sui dati archeologici disponibili e sull’analisi delle caratteristiche stilistiche, epigrafiche e pondometriche, con la distinzione in tre gruppi distinti di emissioni. Ne emerge un quadro piuttosto completo, con le prime emissioni appartenenti agli anni ’50 e ’60 caratterizzate dal busto del santo in stile arcaico, e con la identificazione di una nuova serie coniata con numerosi segni di zecca e databile tra la fine degli anni ’60 ed il 1303. Il confronto tra quest’ultima ed i fiorini piccoli coniati a partire dal 1315 rivela, infine, caratteristiche e differenze utili per la loro classificazione.
2018
63
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