In questo contributo si analizzano i casi di vasi capovolti, ossia disposti in posizione rovesciata, rinvenuti in contesti tombali della Creta dell’Antica e Media Età del Bronzo, con lo scopo di dimostrare che si tratta di deposizioni strettamente collegate al culto degli antenati. Diversi complessi funerari del periodo Prepalaziale e Protopalaziale mostrano infatti che i vasi capovolti, fra cui si contano soprattutto coppette troncoconiche (skutelia), vasetti in pietra, e talora vasi per bere o per versare miniaturistici, sono per lo più associati al trattamento secondario dello scheletro dei defunti piuttosto che alla sepoltura primaria dei medesimi, suggerendo che rappresentino offerte dedicate agli antenati piuttosto che ai singoli defunti. Il recente studio da me condotto sulle fasi Protopalaziali del complesso funerario di Kamilari, nella Creta meridionale, ha inoltre fornito nuove testimonianze di vasi capovolti rinvenuti non solo negli ossari, ma anche nel cortile del complesso, e in particolare sull’altare e lungo il peribolos che recinta l’area aperta della necropoli, corroborando l’ipotesi di una loro connessione con il culto degli antenati della comunità che lì seppelliva.
Titolo: | Minoan inverted vases in funerary contexts: offerings to dead or to ancestors |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2013 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/10278/3708456 |
Appare nelle tipologie: | 2.1 Articolo su rivista |
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CALOI Ilaria, ASAtene 89, 2011 V2.pdf | N/A | Riservato |