La ricostruzione operata dall’Autore mette in luce i significati fondanti la soluzione giudiziaria, secondo la quale la scelta del regime patrimoniale di separazione dei beni, effettuata dai coniugi al momento della celebrazione del matrimonio, ma non annotata nei registri dello stato civile, mantiene la propria validità nei confronti dei coniugi, mentre per poterla opporre ai terzi è necessaria l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio da parte dell’ufficiale dello stato civile. Tale annotazione, peraltro, può essere richiesta in qualunque momento, anche da un solo coniuge e pure in mancanza del consenso dell’altro. L’efficacia dichiarativa opera dal giorno dell’annotazione.
Trascrizione del matrimonio concordatario e mancata annotazione della scelta del regime patrimoniale dichiarata nell'atto di celebrazione
Roberto Senigaglia
2018-01-01
Abstract
La ricostruzione operata dall’Autore mette in luce i significati fondanti la soluzione giudiziaria, secondo la quale la scelta del regime patrimoniale di separazione dei beni, effettuata dai coniugi al momento della celebrazione del matrimonio, ma non annotata nei registri dello stato civile, mantiene la propria validità nei confronti dei coniugi, mentre per poterla opporre ai terzi è necessaria l’annotazione a margine dell’atto di matrimonio da parte dell’ufficiale dello stato civile. Tale annotazione, peraltro, può essere richiesta in qualunque momento, anche da un solo coniuge e pure in mancanza del consenso dell’altro. L’efficacia dichiarativa opera dal giorno dell’annotazione.File | Dimensione | Formato | |
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