Il vasto corpus di lettere di Étienne Pasquier di cui si analizza qui una selezione molto ridotta marche attraversa la produzione dell'autore dal1555 (Recueil des rymes et proses) al 1610 (La jeunesse d'Estienne Pasquier) offre materia privilegiata a un'indagine sui dispositivi e le valenze della parola autoriale nel momento in cui questa emette un giudizio sull'opera e sulle specificità dell'enunciazione epistolare, disegna l'ethos dell'autore e traccia le linee di una strategia editoriale. Attraverso lo studio di alcuni peritesti epistolari e di alcune lettere a valore di auto commento, assistiamo all'emergere di un discorso d'autore e dell'immagine di un'opera e di una scrittura dominate dalla varietà e dalla plasticità, nonché intrise di soggettività. Questo favorisce a volte lo sconfinamento nel campo della finzione, soprattutto nelle "Lettres amoureuses". La riflessione metadiscorsiva di Pasquier è parallela alla costruzione e alla promozione di una coscienza letteraria che si vuole interprete del rinnovamento della forma-lettera e della promozione di una prosa epistolare francese vista come modello per una letteratura nazionale. Si tratta insomma di una riflessione dell'autore su se stesso e sulla sua opera destinata a incidere sulla ricezione dell'opera.
« Faire le procès à son livre ». Épistolarité et discours d’auteur chez Étienne Pasquier
CAMPANINI MAGDA
2018-01-01
Abstract
Il vasto corpus di lettere di Étienne Pasquier di cui si analizza qui una selezione molto ridotta marche attraversa la produzione dell'autore dal1555 (Recueil des rymes et proses) al 1610 (La jeunesse d'Estienne Pasquier) offre materia privilegiata a un'indagine sui dispositivi e le valenze della parola autoriale nel momento in cui questa emette un giudizio sull'opera e sulle specificità dell'enunciazione epistolare, disegna l'ethos dell'autore e traccia le linee di una strategia editoriale. Attraverso lo studio di alcuni peritesti epistolari e di alcune lettere a valore di auto commento, assistiamo all'emergere di un discorso d'autore e dell'immagine di un'opera e di una scrittura dominate dalla varietà e dalla plasticità, nonché intrise di soggettività. Questo favorisce a volte lo sconfinamento nel campo della finzione, soprattutto nelle "Lettres amoureuses". La riflessione metadiscorsiva di Pasquier è parallela alla costruzione e alla promozione di una coscienza letteraria che si vuole interprete del rinnovamento della forma-lettera e della promozione di una prosa epistolare francese vista come modello per una letteratura nazionale. Si tratta insomma di una riflessione dell'autore su se stesso e sulla sua opera destinata a incidere sulla ricezione dell'opera.File | Dimensione | Formato | |
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