le informazioni sia sulla sistematica sia sulla biologia dei cestodi che inte- ressano gli anfibi europei sono molto limitate, e fino a poco tempo fa era noto un unico genere: Nematotaenia luhe, 1910 (ricci, 1988). Buriola et al. (2002; 2005) confrontando cestodi provenienti da esemplari parassita- ti di Speleomantes strinatii nell’appennino genovese (liguria centrale), ha evidenziato come da un punto di vista morfologico ed anatomico i cestodi apparterrebbero al contrario al genere Distoichometra Dickey, 1921. Tale genere risultava segnalato solo in anuri e Pletodontidi nordamericani con la specie D. bufonis Dickey, 1921 e pertanto gli individui parassiti provenienti dalla liguria furono ascritti ad una nuova specie: Distoichometra. italica Bu- riola, Pastorino & Bona 2005. nell’ottobre 2015 è stato possibile eseguire l’analisi di esemplari di S. strinatii provenienti da due popolazioni note in Valle scrivia (ge): Isola del Cantone e s. Bartolomeo. ai geotritoni è stata applicata la metodologia non invasiva di raccolta dei parassiti gastrointesti- nali già ampiamente sperimentata (De Martini et al., 2006), isolando i sin- goli esemplari in contenitori separati e somministrando loro circa 0,25mg/g di una sospensione a base di niclosamidae, in singola dose per via orale. ogni animale è stato quindi controllato ogni ora per verificare la presenza di parassiti espulsi attraverso il rigurgito, successivamente preparati in la- boratorio. la sperimentazione è avvenuta su 74 geotritoni, ottenendo 57 esemplari di cestodi in diversi stadi di sviluppo. l’analisi morfometrica e anatomica degli esemplari, ha evidenziato una notevole plasticità e variabi- lità negli organi riproduttivi di questi animali, questo renderebbe pertan- to meno affidabile l’utilizzo dell’apparato paruterino nella discriminazione specifica se si hanno pochi esemplari a disposizione, mentre quella generica può basarsi anche solo su poche proglottidi gravide. Ciò ha portato ad una revisione del materiale di N. minor ricci, 1988 in cui erano evidenti tali proglottidi, portando ad una nuova collocazione nel genere Distoichometra. Il problema della classificazione sistematica specifica ha messo in evidenza la necessità di avere a disposizione molto materiale prelevato da siti diversi in periodi differenti se si vuole evitare il rischio di classificazioni parziali basate su pochi campioni e la necessità di un confronto con materiale osservabile anche delle specie tipo in quanto i dati della letteratura spesso non sono esaustivi.

Nuovi dati sui Cestodi parassiti dei Pletodontidi europei: contributo per una revisione zoogeografica e sistematica

Dario Ottonello;SALVIDIO, SEBASTIANO
2017-01-01

Abstract

le informazioni sia sulla sistematica sia sulla biologia dei cestodi che inte- ressano gli anfibi europei sono molto limitate, e fino a poco tempo fa era noto un unico genere: Nematotaenia luhe, 1910 (ricci, 1988). Buriola et al. (2002; 2005) confrontando cestodi provenienti da esemplari parassita- ti di Speleomantes strinatii nell’appennino genovese (liguria centrale), ha evidenziato come da un punto di vista morfologico ed anatomico i cestodi apparterrebbero al contrario al genere Distoichometra Dickey, 1921. Tale genere risultava segnalato solo in anuri e Pletodontidi nordamericani con la specie D. bufonis Dickey, 1921 e pertanto gli individui parassiti provenienti dalla liguria furono ascritti ad una nuova specie: Distoichometra. italica Bu- riola, Pastorino & Bona 2005. nell’ottobre 2015 è stato possibile eseguire l’analisi di esemplari di S. strinatii provenienti da due popolazioni note in Valle scrivia (ge): Isola del Cantone e s. Bartolomeo. ai geotritoni è stata applicata la metodologia non invasiva di raccolta dei parassiti gastrointesti- nali già ampiamente sperimentata (De Martini et al., 2006), isolando i sin- goli esemplari in contenitori separati e somministrando loro circa 0,25mg/g di una sospensione a base di niclosamidae, in singola dose per via orale. ogni animale è stato quindi controllato ogni ora per verificare la presenza di parassiti espulsi attraverso il rigurgito, successivamente preparati in la- boratorio. la sperimentazione è avvenuta su 74 geotritoni, ottenendo 57 esemplari di cestodi in diversi stadi di sviluppo. l’analisi morfometrica e anatomica degli esemplari, ha evidenziato una notevole plasticità e variabi- lità negli organi riproduttivi di questi animali, questo renderebbe pertan- to meno affidabile l’utilizzo dell’apparato paruterino nella discriminazione specifica se si hanno pochi esemplari a disposizione, mentre quella generica può basarsi anche solo su poche proglottidi gravide. Ciò ha portato ad una revisione del materiale di N. minor ricci, 1988 in cui erano evidenti tali proglottidi, portando ad una nuova collocazione nel genere Distoichometra. Il problema della classificazione sistematica specifica ha messo in evidenza la necessità di avere a disposizione molto materiale prelevato da siti diversi in periodi differenti se si vuole evitare il rischio di classificazioni parziali basate su pochi campioni e la necessità di un confronto con materiale osservabile anche delle specie tipo in quanto i dati della letteratura spesso non sono esaustivi.
2017
ATTI XI Congresso nazIonale Societas Herpetologica Italica
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