Considerazioni critiche sulle imposte speciali di matrice patrimoniale

Serious doubts have arisen about coherence and rationality in the light of the ability-to-pay principle when a special stamp duty on sheltered activity and a special tax on cash withdrawals of the same assets effectuated in 2011 were introduced by Law Decree of 6 December 2011 No. 201 - so-called «Save Italy Decree». In addition, critical evaluations are developed regarding patrimony tax in general, which include the exam of some particular legislator's pronouncements, as the fiscal subdivision of the personal patrimony, with the exception of some components (cash, jewellery, furniture, etc.), and the irrelevance of debts to assess the wealth of an individual.

Fra i tributi di matrice patrimoniale, l'introduzione dell'imposta di bollo speciale sulle attività scudate e dell'imposta straordinaria che ha colpito i prelievi, intervenuti nel 2011, delle medesime attività oggetto di emersione - ad opera del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, denominato decreto «Salva Italia» - suscita più di una perplessità in punto di ragionevolezza e di coerenza rispetto al principio della capacità contributiva. Si tratta di valutazioni critiche che si aggiungono a quelle riguardanti, più in generale, la tassazione del patrimonio, con riferimento, ad esempio, alla scelta operata dal legislatore di "parcellizzare" il patrimonio e di non assoggettare ad imposizione alcune sue componenti (contanti, gioielli, mobili ecc.), e alla decisione di non tener conto dei debiti del contribuente, i quali riducono il valore dello stock di ricchezza di un soggetto.