Cucine, taverne, sale da pranzo, caffè, sagre di paese, luoghi istituzionali o d’occasione al cibo deputati segnano le orbite di Carlo Altoviti attraverso la Penisola, e oltre i suoi confini, lungo ottant’anni di storia, con una funzione innanzitutto mimetica, come prescrive il canone, ma ovviamente non solo mimetica. Il saggio intende ripercorrere le pagine neviane per ricostruire la fenomenologia del cibo nelle sue diverse valenze, dalla connotazione e dal disvelamento dei personaggi all’allusività risorgimentale.
Lo spiedo di Carlino. Il cibo nelle "Confessioni" di Ippolito Nievo
GIACHINO, Monica
2017-01-01
Abstract
Cucine, taverne, sale da pranzo, caffè, sagre di paese, luoghi istituzionali o d’occasione al cibo deputati segnano le orbite di Carlo Altoviti attraverso la Penisola, e oltre i suoi confini, lungo ottant’anni di storia, con una funzione innanzitutto mimetica, come prescrive il canone, ma ovviamente non solo mimetica. Il saggio intende ripercorrere le pagine neviane per ricostruire la fenomenologia del cibo nelle sue diverse valenze, dalla connotazione e dal disvelamento dei personaggi all’allusività risorgimentale.File in questo prodotto:
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