Il quinto convegno annuale dell’Associazione di Informatica Umanistica e Cultura Digitale (AIUCD) si è svolto dal 7 al 9 settembre 2016 presso l’Aula Magna di Ca’ Dolfin dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha avuto per tema: “Edizioni digitali: rappresentazione, interoperabilità, analisi del testo e infrastrutture”. Il convegno è stato pensato per far dialogare studiosi provenienti da discipline diverse ma con interessi convergenti sul testo (digitale): filologi, storici, insegnanti e studenti di materie umanistiche, umanisti digitali, linguisti computazionali, logici, informatici e ingegneri informatici. Si è mirato infatti a far interagire i protagonisti di questi settori per ragionare insieme sulla necessità di coordinare i mezzi per raggiungere obiettivi comuni, che coinvolgono l’acquisizione, la codifica, l’annotazione e l’elaborazione dei dati per lo studio del testo contenuto nell’edizione digitale. Sono stati identificati cinque aspetti, o assi portanti, attorno ai quali si è deciso di strutturare il convegno: i modelli formali per la rappresentazione del testo; le risorse digitali per la costituzione di corpora testuali e linguistici; gli strumenti computazionali per l’analisi dei dati; le infrastrutture di ricerca per gli studi del testo; le comunità di pratica per le Digital Humanities. Ciascuno di questi aspetti coinvolge attori con professionalità (e quindi competenze) diverse, che spesso hanno difficoltà a dialogare, in parte perché non parlano un linguaggio comune e in parte perché non riconoscono fino in fondo il ruolo degli altri.
Edizioni digitali: rappresentazione, interoperabilità, analisi del testo e infrastrutture. Venezia, convegno AIUCD 7-9 settembre 2016
BUZZONI, Marina
2017-01-01
Abstract
Il quinto convegno annuale dell’Associazione di Informatica Umanistica e Cultura Digitale (AIUCD) si è svolto dal 7 al 9 settembre 2016 presso l’Aula Magna di Ca’ Dolfin dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha avuto per tema: “Edizioni digitali: rappresentazione, interoperabilità, analisi del testo e infrastrutture”. Il convegno è stato pensato per far dialogare studiosi provenienti da discipline diverse ma con interessi convergenti sul testo (digitale): filologi, storici, insegnanti e studenti di materie umanistiche, umanisti digitali, linguisti computazionali, logici, informatici e ingegneri informatici. Si è mirato infatti a far interagire i protagonisti di questi settori per ragionare insieme sulla necessità di coordinare i mezzi per raggiungere obiettivi comuni, che coinvolgono l’acquisizione, la codifica, l’annotazione e l’elaborazione dei dati per lo studio del testo contenuto nell’edizione digitale. Sono stati identificati cinque aspetti, o assi portanti, attorno ai quali si è deciso di strutturare il convegno: i modelli formali per la rappresentazione del testo; le risorse digitali per la costituzione di corpora testuali e linguistici; gli strumenti computazionali per l’analisi dei dati; le infrastrutture di ricerca per gli studi del testo; le comunità di pratica per le Digital Humanities. Ciascuno di questi aspetti coinvolge attori con professionalità (e quindi competenze) diverse, che spesso hanno difficoltà a dialogare, in parte perché non parlano un linguaggio comune e in parte perché non riconoscono fino in fondo il ruolo degli altri.File | Dimensione | Formato | |
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