Il fenomeno del raddoppiamento del complementatore, attestato in alcune varietà italo-romanze antiche e moderne, consiste nella doppia realizzazione fonetica di un complementatore subordinante che precede e segue un costituente anteposto estratto dalla frase subordinata. All’interno dell’ipotesi dello split-CP, la prima occorrenza del complementatore viene generalmente interpretata come la lessicalizzazione di Force°, la testa funzionale più alta della periferia sinistra, mentre la seconda occorrenza del complementatore, sempre opzionale, è stata interpretata come la lessicalizzazione della testa Topic° di una proiezione che ospita l’elemento topicalizzato nel suo specificatore, o, alternativamente, come la testa Fin°, la testa funzionale più bassa della periferia sinistra. Basandomi su alcuni studi esistenti sul raddoppiamento del complementatore in diverse varietà dialettali italiane, in questo articolo intendo analizzare il fenomeno da una prospettiva diacronica, sperando di fornire un contributo alla comprensione della articolazione funzionale del Topic field all’interno della periferia sinistra delle frasi incassate; allo stesso tempo cercherò di esaminare le implicazioni del percorso diacronico individuato per la nozione di rianalisi, mettendo in discussione la tradizionale suddivisione tra cambiamenti diacronici che implicano una rianalisi verso l’alto e quelli che invece presuppongono una rianalisi verso il basso.

Il raddoppiamento del complementatore nelle varietà italo-romanze in prospettiva diacronica.

MUNARO, Nicola
2016-01-01

Abstract

Il fenomeno del raddoppiamento del complementatore, attestato in alcune varietà italo-romanze antiche e moderne, consiste nella doppia realizzazione fonetica di un complementatore subordinante che precede e segue un costituente anteposto estratto dalla frase subordinata. All’interno dell’ipotesi dello split-CP, la prima occorrenza del complementatore viene generalmente interpretata come la lessicalizzazione di Force°, la testa funzionale più alta della periferia sinistra, mentre la seconda occorrenza del complementatore, sempre opzionale, è stata interpretata come la lessicalizzazione della testa Topic° di una proiezione che ospita l’elemento topicalizzato nel suo specificatore, o, alternativamente, come la testa Fin°, la testa funzionale più bassa della periferia sinistra. Basandomi su alcuni studi esistenti sul raddoppiamento del complementatore in diverse varietà dialettali italiane, in questo articolo intendo analizzare il fenomeno da una prospettiva diacronica, sperando di fornire un contributo alla comprensione della articolazione funzionale del Topic field all’interno della periferia sinistra delle frasi incassate; allo stesso tempo cercherò di esaminare le implicazioni del percorso diacronico individuato per la nozione di rianalisi, mettendo in discussione la tradizionale suddivisione tra cambiamenti diacronici che implicano una rianalisi verso l’alto e quelli che invece presuppongono una rianalisi verso il basso.
2016
19
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