Il pittore Melchiorre Galluzzi era finora noto solamente per due pale d’altare, firmate e datate: un Battesimo di Cristo del 1586 conservato a Veronella e un’Annunciazione del 1596 custodita presso il Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona. La mancanza di dati biografici e di contesto aveva pertanto indotto gli studiosi che si sono occupati di questo artista ad avanzare ipotesi spesso discordanti sulla sua formazione e interpretazioni eterogenee sul suo stile. Il ritrovamento di cinque lettere autografe di Melchiorre Galluzzi tra le carte Serego della Biblioteca Civica di Verona, ricche di dati autobiografici, e il contestuale rinvenimento di altre inedite carte d’archivio a Verona e a Cremona consente oggi di tracciare un primo profilo di questo artista. Egli nacque a Cologna Veneta da una famiglia di notai intorno alla metà del Cinquecento, si formò a Venezia nell’ambito dei cantieri delle Scuole Grandi e in particolare a contatto con Alessandro Vittoria e Giulio Licinio, coi quali risulta in rapporto di consuetudine e amicizia nei documenti degli anni ’80, e quindi si trasferì a Cremona nell’ultimo decennio del XVI secolo. Nella città lombarda, tramite le raccomandazioni dei Serego, suoi committenti veronesi, fu protetto da importanti famiglie come i Cavalcabò e i Trecchi.
Documenti inediti per Alessandro Vittoria e il pittore Melchiorre Galluzzi da Cologna Veneta
ZAVATTA, GIULIO
2016-01-01
Abstract
Il pittore Melchiorre Galluzzi era finora noto solamente per due pale d’altare, firmate e datate: un Battesimo di Cristo del 1586 conservato a Veronella e un’Annunciazione del 1596 custodita presso il Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona. La mancanza di dati biografici e di contesto aveva pertanto indotto gli studiosi che si sono occupati di questo artista ad avanzare ipotesi spesso discordanti sulla sua formazione e interpretazioni eterogenee sul suo stile. Il ritrovamento di cinque lettere autografe di Melchiorre Galluzzi tra le carte Serego della Biblioteca Civica di Verona, ricche di dati autobiografici, e il contestuale rinvenimento di altre inedite carte d’archivio a Verona e a Cremona consente oggi di tracciare un primo profilo di questo artista. Egli nacque a Cologna Veneta da una famiglia di notai intorno alla metà del Cinquecento, si formò a Venezia nell’ambito dei cantieri delle Scuole Grandi e in particolare a contatto con Alessandro Vittoria e Giulio Licinio, coi quali risulta in rapporto di consuetudine e amicizia nei documenti degli anni ’80, e quindi si trasferì a Cremona nell’ultimo decennio del XVI secolo. Nella città lombarda, tramite le raccomandazioni dei Serego, suoi committenti veronesi, fu protetto da importanti famiglie come i Cavalcabò e i Trecchi.File | Dimensione | Formato | |
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