Nel quadro della tassazione di alcuni elementi del patrimonio, sono state introdotte l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) e l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE). A dispetto delle intenzioni del legislatore, si sono prodotti alcuni disallineamenti tra i tributi che colpiscono la ricchezza detenuta in Italia e quelli che incidono sulla ricchezza detenuta in un Paese straniero. Diverse sono, infatti, le divergenze sul piano della tassazione che attengono alla misura dell’imposizione, ai beni da assoggettare a tassazione, alla determinazione della base imponibile nonché all’individuazione dei soggetti passivi. Si tratta di divergenze che discriminano gli investimenti all’estero rispetto a quelli detenuti in Italia e che non sembrano trovare giustificazione ragionevole nei principi costituzionali di eguaglianza e di capacità contributiva, né nei principi comunitari di non discriminazione, di libertà di circolazione dei capitali e di libertà di stabilimento.

Considerazioni critiche, nella prospettiva costituzionale ed in quella comunitaria, sulla tassazione degli immobili e delle attività finanziarie detenuti all’estero

VIOTTO, Antonio
2016-01-01

Abstract

Nel quadro della tassazione di alcuni elementi del patrimonio, sono state introdotte l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) e l’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE). A dispetto delle intenzioni del legislatore, si sono prodotti alcuni disallineamenti tra i tributi che colpiscono la ricchezza detenuta in Italia e quelli che incidono sulla ricchezza detenuta in un Paese straniero. Diverse sono, infatti, le divergenze sul piano della tassazione che attengono alla misura dell’imposizione, ai beni da assoggettare a tassazione, alla determinazione della base imponibile nonché all’individuazione dei soggetti passivi. Si tratta di divergenze che discriminano gli investimenti all’estero rispetto a quelli detenuti in Italia e che non sembrano trovare giustificazione ragionevole nei principi costituzionali di eguaglianza e di capacità contributiva, né nei principi comunitari di non discriminazione, di libertà di circolazione dei capitali e di libertà di stabilimento.
2016
3
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