All’interno del recente dibattito sull’alternanza scuola-lavoro, è opinione condivisa, ed espressa dai rappresentanti delle politiche educative nazionali, che l’alternanza scuola-lavoro sia uno strumento utile a combattere la dispersione scolastica dei giovani . Scopo di questo lavoro è analizzare le implicazioni di questa idea alla luce di quanto in questi ultimi anni è emerso tanto nello studio del fenomeno della dispersione, quanto nelle riflessioni sulla formazione professionale, soprattutto quella di base (IeFP). Quest’ultima infatti, ancora oggi, è la via principale di recupero del drop out scolastico ed ha visto da più lungo tempo l’utilizzo di dispositivi di alternanza, in virtù della sua natura di formazione orientata al lavoro. Dalla prospettiva con cui si guarda al problema della dispersione e ai modi per fronteggiarla, quella dello Sviluppo Umano promossa da Amartya Sen, si tratta di ricomprendere l’idea di lotta alla dispersione all’interno dell’obiettivo più ampio di sviluppo integrale dei ragazzi, che si prenda carico dei ragazzi nella loro totalità di persona e nel loro diritto ad essere riconosciuti come portatori di bisogni e di plurime domande di riconoscimento. Prevenire e contrastare la dispersione si configura, in tal modo, come quell’insieme di policy e di interventi educativi volti a garantire equità e giustizia sociale per una fetta di ragazzi che a vario titolo si configura come debole.

E’ l’alternanza scuola-lavoro uno strumento contro la dispersione? Una riflessione a partire dalla formazione professionale di base

VITALE, GABRIELLA
In corso di stampa

Abstract

All’interno del recente dibattito sull’alternanza scuola-lavoro, è opinione condivisa, ed espressa dai rappresentanti delle politiche educative nazionali, che l’alternanza scuola-lavoro sia uno strumento utile a combattere la dispersione scolastica dei giovani . Scopo di questo lavoro è analizzare le implicazioni di questa idea alla luce di quanto in questi ultimi anni è emerso tanto nello studio del fenomeno della dispersione, quanto nelle riflessioni sulla formazione professionale, soprattutto quella di base (IeFP). Quest’ultima infatti, ancora oggi, è la via principale di recupero del drop out scolastico ed ha visto da più lungo tempo l’utilizzo di dispositivi di alternanza, in virtù della sua natura di formazione orientata al lavoro. Dalla prospettiva con cui si guarda al problema della dispersione e ai modi per fronteggiarla, quella dello Sviluppo Umano promossa da Amartya Sen, si tratta di ricomprendere l’idea di lotta alla dispersione all’interno dell’obiettivo più ampio di sviluppo integrale dei ragazzi, che si prenda carico dei ragazzi nella loro totalità di persona e nel loro diritto ad essere riconosciuti come portatori di bisogni e di plurime domande di riconoscimento. Prevenire e contrastare la dispersione si configura, in tal modo, come quell’insieme di policy e di interventi educativi volti a garantire equità e giustizia sociale per una fetta di ragazzi che a vario titolo si configura come debole.
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