Come agiscono i testi letterari sulla sensibilità dei lettori? Partendo dal riconoscimento di una scarsa attenzione per questo aspetto nelle teorie letterarie che interpretano la lettura nei termini di uno scambio tra il testo e il lettore, l'autrice ritiene che alcune risposte a questa domanda possano essere recuperate dalla prospettiva pragmatista e in particolare dalle riflessioni su esperienza, linguaggio e sensibilità elaborate da John Dewey e da George Herbert Mead. Dal primo viene ripresa la distinzione non dogmatica tra esperienza immediata, qualitativa o estetica ed esperienza riflessiva, analitica e mediata per interpretare la lettura di testi letterari come un'oscillazione tra questi due tipi di esperienza. La teoria delle origini affettive del linguaggio inteso come conversazione di gesti elaborata da Mead viene estesa all'esperienza della lettura intesa come scambio di gesti letterari. Inoltre, si sostiene che l'interpretazione avanzata dai pragmatisti dei rapporti tra emozioni consente di far emergere la forte valenza estetica, emotiva o qualitativa della lettura, senza incorrere nei garbugli teorici del soggettivismo e del mentalismo. How do literary texts affect a reader's sensitivity? Taking her cue to the poor consideration given to such dimension by those literary theories, regardig reading as exchange between the text and the reader, the author thinks that some answers to such questions may be found in a pragmatist perspective, especially in John Dewey's and George Herbert Mead's reflextions on experience, language and sensitivity. A non dogmatic distinction between immediate, qualitative or aestethic experience and reflexive, analytical and mediated experience in viewing the reading of literary texts as teetering between such two forms of experience is borrowed from the former. Mead's theory of the affective origins of language as a conversation of gestures is extended to the reading experience as an exchange of literary gestures. In addition, this papers claims that the pragmatists' interpretation of emotional interactions can shed light on the powerful aesthetic, sensitive or qualitative value of reading, without slipping into the theoretical quagmires of subjectisim and mentalism.
La sensibilità nel linguaggio. Una prospettiva pragmatista sulla lettura
DREON, Roberta
2016-01-01
Abstract
Come agiscono i testi letterari sulla sensibilità dei lettori? Partendo dal riconoscimento di una scarsa attenzione per questo aspetto nelle teorie letterarie che interpretano la lettura nei termini di uno scambio tra il testo e il lettore, l'autrice ritiene che alcune risposte a questa domanda possano essere recuperate dalla prospettiva pragmatista e in particolare dalle riflessioni su esperienza, linguaggio e sensibilità elaborate da John Dewey e da George Herbert Mead. Dal primo viene ripresa la distinzione non dogmatica tra esperienza immediata, qualitativa o estetica ed esperienza riflessiva, analitica e mediata per interpretare la lettura di testi letterari come un'oscillazione tra questi due tipi di esperienza. La teoria delle origini affettive del linguaggio inteso come conversazione di gesti elaborata da Mead viene estesa all'esperienza della lettura intesa come scambio di gesti letterari. Inoltre, si sostiene che l'interpretazione avanzata dai pragmatisti dei rapporti tra emozioni consente di far emergere la forte valenza estetica, emotiva o qualitativa della lettura, senza incorrere nei garbugli teorici del soggettivismo e del mentalismo. How do literary texts affect a reader's sensitivity? Taking her cue to the poor consideration given to such dimension by those literary theories, regardig reading as exchange between the text and the reader, the author thinks that some answers to such questions may be found in a pragmatist perspective, especially in John Dewey's and George Herbert Mead's reflextions on experience, language and sensitivity. A non dogmatic distinction between immediate, qualitative or aestethic experience and reflexive, analytical and mediated experience in viewing the reading of literary texts as teetering between such two forms of experience is borrowed from the former. Mead's theory of the affective origins of language as a conversation of gestures is extended to the reading experience as an exchange of literary gestures. In addition, this papers claims that the pragmatists' interpretation of emotional interactions can shed light on the powerful aesthetic, sensitive or qualitative value of reading, without slipping into the theoretical quagmires of subjectisim and mentalism.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
EL2016articolo.pdf
Open Access dal 25/06/2021
Descrizione: testo dell'articolo con abstract incluso
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso chiuso-personale
Dimensione
174.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
174.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.