L’articolo è volto a confutare, dopo una premessa metodologica, le principali argomentazioni contro la paternità dantesca dell’Epistola a Cangrande nella sua interezza, e in particolare a dimostrare come l’interpretazione letterale dei primi versi del Paradiso ivi proposta è coerente e migliore rispetto a quella comunemente accolta dai commentatori; chiarisce inoltre alcuni difficili passaggi quali la definizione del subiectum, dalla quale si ricava una perentoria indicazione dantesca dello statuto proprio della Commedia.

L’Epistola a Cangrande, dantesca per intero: «a rischio di procurarci un dispiacere»

BELLOMO, Saverio
2015-01-01

Abstract

L’articolo è volto a confutare, dopo una premessa metodologica, le principali argomentazioni contro la paternità dantesca dell’Epistola a Cangrande nella sua interezza, e in particolare a dimostrare come l’interpretazione letterale dei primi versi del Paradiso ivi proposta è coerente e migliore rispetto a quella comunemente accolta dai commentatori; chiarisce inoltre alcuni difficili passaggi quali la definizione del subiectum, dalla quale si ricava una perentoria indicazione dantesca dello statuto proprio della Commedia.
2015
45
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
L'Epistola a Cangrande.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo
Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Licenza non definita
Dimensione 251.82 kB
Formato Adobe PDF
251.82 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3661831
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact