La figura del maestro Alfredo Casella è un interessante caso di studio per esaminare più da vicino i rapporti del regime con la musica e la cultura jazz. Il compositore torinese si colloca fra quei musicisti che accettarono il modernismo musicale europeo e quindi anche la musica jazz contrapponendosi agli ambienti musicali più conservatori convinti sostenitori di un “autarchismo musicale”. Alcuni musicisti più vicini al regime portarono avanti contro di lui una campagna antisemita costruita ad arte: a sostegno di questa vi era il fatto che Casella – che dimostrò di non essere ebreo – era un sostenitore della “musica ebrea” ossia della musica contemporanea tra cui rientrava anche il jazz.
Alfredo Casella, the musical vanguard, jazz and an anti-Semitic campaign of the Thirties
POESIO, Camilla
2015-01-01
Abstract
La figura del maestro Alfredo Casella è un interessante caso di studio per esaminare più da vicino i rapporti del regime con la musica e la cultura jazz. Il compositore torinese si colloca fra quei musicisti che accettarono il modernismo musicale europeo e quindi anche la musica jazz contrapponendosi agli ambienti musicali più conservatori convinti sostenitori di un “autarchismo musicale”. Alcuni musicisti più vicini al regime portarono avanti contro di lui una campagna antisemita costruita ad arte: a sostegno di questa vi era il fatto che Casella – che dimostrò di non essere ebreo – era un sostenitore della “musica ebrea” ossia della musica contemporanea tra cui rientrava anche il jazz.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.