Fra XIV e XVI secolo – premessa all'affermazione della società di corte, con le sue regole e le sue dinamiche interpersonali – ha inizio quel processo di civilizzazione della società contemporanea che inciderà fortemente anche sulle attività sportive. Nel passaggio dal medioevo all'età moderna, la valenza addestrativa condiziona ancora fortemente le scelte dell’uomo contemporaneo, sia di chi pratica un’attività fisica, che di coloro delegati a mostrarne o indirizzarne le finalità. Successivamente sarà più chiaro che cosa attenga al gioco sportivo e che cosa, invece, all’addestramento, iniziando un processo di distinzione fra i due ambiti. Ciononostante già nei secoli indicati non si tralascia di considerare (da prospettive diverse) lo 'sport' in sé e non solo per le finalità a cui lo si vuole destinare. Così proprio la società del tardo medioevo, dopo aver riaccolto il gioco (soprattutto quello fisico) fra i suoi valori tradizionali, si preoccupa di chiarire quali siano i limiti a cui dovrebbe attenersi chi adopera il proprio corpo lusive. E dalle testimonianze emerge soprattutto la promozione di un esercizio moderato. Il contributo propone, sulla scorta di esempi campione, come tale concetto si declini per la cultura contemporanea, con particolare attenzione ai programmi educativi via via promossi.

Limiti e governo dell'attività fisica tra medioevo ed età moderna.

RIZZI, Alessandra
2014-01-01

Abstract

Fra XIV e XVI secolo – premessa all'affermazione della società di corte, con le sue regole e le sue dinamiche interpersonali – ha inizio quel processo di civilizzazione della società contemporanea che inciderà fortemente anche sulle attività sportive. Nel passaggio dal medioevo all'età moderna, la valenza addestrativa condiziona ancora fortemente le scelte dell’uomo contemporaneo, sia di chi pratica un’attività fisica, che di coloro delegati a mostrarne o indirizzarne le finalità. Successivamente sarà più chiaro che cosa attenga al gioco sportivo e che cosa, invece, all’addestramento, iniziando un processo di distinzione fra i due ambiti. Ciononostante già nei secoli indicati non si tralascia di considerare (da prospettive diverse) lo 'sport' in sé e non solo per le finalità a cui lo si vuole destinare. Così proprio la società del tardo medioevo, dopo aver riaccolto il gioco (soprattutto quello fisico) fra i suoi valori tradizionali, si preoccupa di chiarire quali siano i limiti a cui dovrebbe attenersi chi adopera il proprio corpo lusive. E dalle testimonianze emerge soprattutto la promozione di un esercizio moderato. Il contributo propone, sulla scorta di esempi campione, come tale concetto si declini per la cultura contemporanea, con particolare attenzione ai programmi educativi via via promossi.
2014
Sport and a sense of the Body's limits. Proceedings of the 14th International CESH Congress and of the 1st National SISS Congress.
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