Fin dai suoi esordi Javier Marías ha basato le sue storie su casi di morte violenta che turbano gravemente l'ordine dei rapporti privati e politici, generando paura. Il male dilaga, forma parte di ogni struttura di potere. Quale passione che radicalizza l'instabilità del sapere e del fare, la paura generata dalla violenza è il movente di tutta la narrativa di Javier Marías, dal primo romanzo "Los dominios del lobo" del 1971, fino all'ultimo, "Los enamoramientos" del 2011. Questo articolo esamina le principali ricadute estetiche ed etiche della paura nell’intera produzione dell’autore.

Contar con el miedo (Sobre la narrativa de Javier Marías)

PITTARELLO, Elide
2012-01-01

Abstract

Fin dai suoi esordi Javier Marías ha basato le sue storie su casi di morte violenta che turbano gravemente l'ordine dei rapporti privati e politici, generando paura. Il male dilaga, forma parte di ogni struttura di potere. Quale passione che radicalizza l'instabilità del sapere e del fare, la paura generata dalla violenza è il movente di tutta la narrativa di Javier Marías, dal primo romanzo "Los dominios del lobo" del 1971, fino all'ultimo, "Los enamoramientos" del 2011. Questo articolo esamina le principali ricadute estetiche ed etiche della paura nell’intera produzione dell’autore.
2012
785-786
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