Come si consuma (e perché si produce) la musica sacra da chiesa? Sondaggi sulle città della Repubblica Veneta e qualche appunto storiografico

Indagine sul consumo e sulle pratiche della polifonia sacra presso l’insieme delle chiese parrocchiali e monastiche di una campionatura di città ‘venete’ di grandi, medie e piccole dimensioni (Venezia, Treviso, Conegliano, Salò, Cividate Camuno, Sebenico, isola di Candia), condotta sulla base della documentazione d’archivio. L’individuazione delle tipicità del consumo consente di meglio caratterizzare le dinamiche che danno luogo alla produzione dei repertori musicali usati nei contesti descritti. Sul piano storiografico si traggono alcune conclusioni riguardanti a) il ruolo del quotidiano e della consuetudine nel sistema produttivo della polifonia sacra, b) la scomparsa delle antiche tradizioni dalla memoria storica collettiva in seguito alle conquiste napoleoniche e alle riforme istituzionali di inizio Ottocento