A partire dal 1860, rispondendo alla vocazione avanguardistica della Scapigliatura, i poeti mirano a riprendere il ruolo di drammaturgo nell'opera lirica. Sulla base di un campione rappresentativo di libretti degli anni 1860-1915 (Mefistofele, Otello, Tosca, Andrea Chénier, Iris, Guglielmo Ratcliff, Fedra) il saggio mostra l'evoluzione del precedente equilibrio tra libretto e musica - il passaggio dal 'libretto da cantare' al 'libretto da leggere' oltreché cantare- in base a dati testuali quali le novità metriche o la trasformazione delle didascalie sceniche, decisamente importanti per la dramaturgia.
Evolution textuelle du livret dans l'opéra italien de Boito à D'Annunzio
GUARNIERI, Adriana
2007-01-01
Abstract
A partire dal 1860, rispondendo alla vocazione avanguardistica della Scapigliatura, i poeti mirano a riprendere il ruolo di drammaturgo nell'opera lirica. Sulla base di un campione rappresentativo di libretti degli anni 1860-1915 (Mefistofele, Otello, Tosca, Andrea Chénier, Iris, Guglielmo Ratcliff, Fedra) il saggio mostra l'evoluzione del precedente equilibrio tra libretto e musica - il passaggio dal 'libretto da cantare' al 'libretto da leggere' oltreché cantare- in base a dati testuali quali le novità metriche o la trasformazione delle didascalie sceniche, decisamente importanti per la dramaturgia.File in questo prodotto:
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