La marginalità dell’area in oggetto, pur acquisita in sede di riflessione politica e storiografica già in età antica, non trova ragione in una documentazione epigrafica (quella di età ellenistica in particolare) certamente non esigua e ricca di aspetti di notevole interesse. Il quadro completo di tutte le magistrature documentate evidenzia però una spiccata varietà di situazioni e di soggetti difficilmente riconducibile ad unità, tanto più che essa si sgrana in coordinate geografiche e temporali piuttosto ampie. A prima vista le poleis della Grecia nord-occidentale e delle isole ioniche si articolano come tutte nella dialettica tra consiglio ed assemblea, presentano una costellazione di magistrature di varia attribuzione, si conformano insomma ad una acquisita koine di età ellenistica, che certamente costituisce lo sfondo necessario di questa analisi. E’ però nelle specificità locali, nelle sfasature lessicali (a partire dalla denominazione del corpo cittadino: damos, ekklesia, halia), nelle tracce - ove visibili - delle suddivisioni civiche (a Corcira e ad Apollonia) che possiamo cogliere alcuni utili spunti di approfondimento. Casi meritevoli di attenzione sono inoltre da un lato le numerose archai di Corcira che nella loro sovrabbondanza permettono di ricostruire la linea di una architettura istituzionale per molti versi peculiare, dall’altro la figura del prostates che nella sua genericità acquista a Butrinto una funzione essenziale nel dialogo formale con realtà extrapoleiche. Questi e altri esempi ribadiscono certamente l’autonomia delle singole realtà cittadine e dunque invitano alla cautela quando si cerchino anche nel dettaglio costanti regionali che trattengano in una maglia istituzionale uniforme un territorio tanto variegato. D’altra parte, però, essi indicano proprio nella peculiarità geografica e storica di queste regioni possibili chiavi interpretative, nella direzione sia delle ricadute anche in termini di politeia dei contatti politici più o meno recenti con il Peloponneso, l’Attica e l’Occidente, sia della dinamicità istituzionale messa in atto nell’integrazione tra forme politiche strutturalmente differenti.
Istituzioni, magistrature, politeiai: frammenti di documentazione e spunti di ricerca
DE VIDO, Stefania
2010-01-01
Abstract
La marginalità dell’area in oggetto, pur acquisita in sede di riflessione politica e storiografica già in età antica, non trova ragione in una documentazione epigrafica (quella di età ellenistica in particolare) certamente non esigua e ricca di aspetti di notevole interesse. Il quadro completo di tutte le magistrature documentate evidenzia però una spiccata varietà di situazioni e di soggetti difficilmente riconducibile ad unità, tanto più che essa si sgrana in coordinate geografiche e temporali piuttosto ampie. A prima vista le poleis della Grecia nord-occidentale e delle isole ioniche si articolano come tutte nella dialettica tra consiglio ed assemblea, presentano una costellazione di magistrature di varia attribuzione, si conformano insomma ad una acquisita koine di età ellenistica, che certamente costituisce lo sfondo necessario di questa analisi. E’ però nelle specificità locali, nelle sfasature lessicali (a partire dalla denominazione del corpo cittadino: damos, ekklesia, halia), nelle tracce - ove visibili - delle suddivisioni civiche (a Corcira e ad Apollonia) che possiamo cogliere alcuni utili spunti di approfondimento. Casi meritevoli di attenzione sono inoltre da un lato le numerose archai di Corcira che nella loro sovrabbondanza permettono di ricostruire la linea di una architettura istituzionale per molti versi peculiare, dall’altro la figura del prostates che nella sua genericità acquista a Butrinto una funzione essenziale nel dialogo formale con realtà extrapoleiche. Questi e altri esempi ribadiscono certamente l’autonomia delle singole realtà cittadine e dunque invitano alla cautela quando si cerchino anche nel dettaglio costanti regionali che trattengano in una maglia istituzionale uniforme un territorio tanto variegato. D’altra parte, però, essi indicano proprio nella peculiarità geografica e storica di queste regioni possibili chiavi interpretative, nella direzione sia delle ricadute anche in termini di politeia dei contatti politici più o meno recenti con il Peloponneso, l’Attica e l’Occidente, sia della dinamicità istituzionale messa in atto nell’integrazione tra forme politiche strutturalmente differenti.File | Dimensione | Formato | |
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