La mutevolezza dei paradigmi e dei referenti empirici e sociali sui quali si fondava lo Statuto è il presupposto da cui si parte per indagare la tenuta e i limiti del modello statutario. Le trasformazioni intervenute dentro e fuori i suoi confini originari impongono una riflessione sulle tecniche di governo del potere e sui modelli di tutela della persona al fine di garantire, sia pur in un contesto profondamente mutato, il bilanciamento tra i contrapposti interessi in gioco. L'autore si sofferma sulle letture della dottrina e sull'interpretazione giurisprudenziale mettendo in luce come lo Statuto possa continuare a rappresentare il "centro" per il diritto del lavoro e i suoi interpreti.
POTERE E PERSONA NEL MODELLO STATUTARIO: IPOTESI DI DECLINO E PROSPETTIVE DI CONTINUITA'
BRINO, Vania
2010-01-01
Abstract
La mutevolezza dei paradigmi e dei referenti empirici e sociali sui quali si fondava lo Statuto è il presupposto da cui si parte per indagare la tenuta e i limiti del modello statutario. Le trasformazioni intervenute dentro e fuori i suoi confini originari impongono una riflessione sulle tecniche di governo del potere e sui modelli di tutela della persona al fine di garantire, sia pur in un contesto profondamente mutato, il bilanciamento tra i contrapposti interessi in gioco. L'autore si sofferma sulle letture della dottrina e sull'interpretazione giurisprudenziale mettendo in luce come lo Statuto possa continuare a rappresentare il "centro" per il diritto del lavoro e i suoi interpreti.File | Dimensione | Formato | |
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