L'idea che la mente (citta) sia un'entità intrinsecamente pura e luminosa, attestata trasversalmente in diverse tipologie di testi buddhisti indiani, riveste una straordinaria importanza nel pensiero del Buddhismo cinese del periodo più maturo (a partire dal V secolo circa). Il presente studio indaga le occorrenze di questo complesso di idee nei testi tradotti o composti durante la fase iniziale della presenza buddhista in Cina (II-III sec.).
Fondamentalmente pura è la mente: la concezione del ‘pensiero luminoso’ nelle fonti buddhiste cinesi del periodo arcaico
ZACCHETTI, Stefano
2008-01-01
Abstract
L'idea che la mente (citta) sia un'entità intrinsecamente pura e luminosa, attestata trasversalmente in diverse tipologie di testi buddhisti indiani, riveste una straordinaria importanza nel pensiero del Buddhismo cinese del periodo più maturo (a partire dal V secolo circa). Il presente studio indaga le occorrenze di questo complesso di idee nei testi tradotti o composti durante la fase iniziale della presenza buddhista in Cina (II-III sec.).File in questo prodotto:
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