La tesi si articola in quattro capitoli: il primo è una ricostruzione atta a rinvenire tracce nel Sacro nella biografia fenogliana. Evidenziando l'importanza di luoghi di formazione come il Seminario, il Liceo Govone e casa Masera in piazza Rossetti, si propone una carrellata di figure di assoluto riguardo (Pietro Chiodi, Mons. Piero Rossano, don Natale Bussi, don Angelo Stella etc. etc.)per la cultura italiana del secolo scorso, tutte vicine allo scrittore albese e alle tematiche ontologiche. Il secondo propone una rilettura, sub specie biblica, dei testi e degli autori con cui Fenoglio scelse liberamente di confrontarsi. Bunyan e Donne, Coleridge e Hopkins, Browning e T.S. Eliot, Masters e Zangwill... la loro ricerca di una dimensione "ultraterrena", metafisica, visionaria ben si sposa con le intime convinzioni di Fenoglio, uomo lontano dalla pratica cattolica ma curioso dei precetti del calvinismo, del giansenismo e del protestantesimo in generale. Il terzo capitolo consiste in un glossario del Sacro, ovvero una cernita di passi dell'opera omnia fenogliana al fine di individuarne le fonti bibliche. L'ultimo capitolo della tesi è una lettura ravvicinata, ma di certo non esaustiva, del romanzo "La malora", che propongo di interpretare secondo schemi vetero e neo testamentari.In appendice ho riportato missive inedite in cui si citano letture religiose dello scrittore e stralci della biografia di Cromwell che Fenoglio tradusse, per proprio interesse, dall'edizione inglese di Firth.

Fonti bibliche ed epifanie del Sacro nell'opera di Beppe Fenoglio / Sipione, Marialuigia. - (2010 Mar 16).

Fonti bibliche ed epifanie del Sacro nell'opera di Beppe Fenoglio

Sipione, Marialuigia
2010-03-16

Abstract

La tesi si articola in quattro capitoli: il primo è una ricostruzione atta a rinvenire tracce nel Sacro nella biografia fenogliana. Evidenziando l'importanza di luoghi di formazione come il Seminario, il Liceo Govone e casa Masera in piazza Rossetti, si propone una carrellata di figure di assoluto riguardo (Pietro Chiodi, Mons. Piero Rossano, don Natale Bussi, don Angelo Stella etc. etc.)per la cultura italiana del secolo scorso, tutte vicine allo scrittore albese e alle tematiche ontologiche. Il secondo propone una rilettura, sub specie biblica, dei testi e degli autori con cui Fenoglio scelse liberamente di confrontarsi. Bunyan e Donne, Coleridge e Hopkins, Browning e T.S. Eliot, Masters e Zangwill... la loro ricerca di una dimensione "ultraterrena", metafisica, visionaria ben si sposa con le intime convinzioni di Fenoglio, uomo lontano dalla pratica cattolica ma curioso dei precetti del calvinismo, del giansenismo e del protestantesimo in generale. Il terzo capitolo consiste in un glossario del Sacro, ovvero una cernita di passi dell'opera omnia fenogliana al fine di individuarne le fonti bibliche. L'ultimo capitolo della tesi è una lettura ravvicinata, ma di certo non esaustiva, del romanzo "La malora", che propongo di interpretare secondo schemi vetero e neo testamentari.In appendice ho riportato missive inedite in cui si citano letture religiose dello scrittore e stralci della biografia di Cromwell che Fenoglio tradusse, per proprio interesse, dall'edizione inglese di Firth.
16-mar-2010
22
Italianistica e filologia classico-medievale
Crotti, Ilaria
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Tipologia: Tesi di dottorato
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