Il presente lavoro, suddiviso in due tomi allo scopo di rendere più agevole la lettura, consiste in un'edizione critica del poema faceto di Carlo Gozzi La Marfisa bizzarra. Il primo tomo comprende: l'analisi della storia compositiva dell'opera; un apparato genetico; un commento, principalmente di carattere linguistico-filologico con rimandi al contesto storico-culturale, e un'appendice contenente diverso materiale documentario. Il secondo offre invece il testo nella sua interezza. Nella prima parte della tesi viene analizzato il farsi dell'opera, dalla genesi, alla prima edizione fino alla progettazione di una seconda, mai uscita vivente l'autore, dando spazio ai materiali emersi dal recente rinvenimento del Fondo Gozzi i quali, unitamente ai testimoni già noti, permettono di ricostruire nel dettaglio il modus operandi gozziano. Il testo critico riproduce l'ultima volontà dell'autore, si è quindi scelto di adottare, per la prima redazione, quello della stampa Colombani emendato di eventuali errori, mentre per le interpolazioni, in prosa e poesia, e le correzioni della seconda si è optato per la lezione apografa,presente nel manoscritto che fu anche antigrafo dell'edizione Colombani. Tale lezione è attribuibile a Raffaele Todeschini, amico e notaio di fiducia di Carlo. Il manoscritto fa parte di una delle nuove acquisizioni del Fondo Gozzi. Le varianti tra le due principali redazioni sono fornite in un apparato a piè di pagina.

Carlo Gozzi, La Marfisa bizzarra: edizione critica e storia del testo / Vanore, Marta. - (2010 Mar 16).

Carlo Gozzi, La Marfisa bizzarra: edizione critica e storia del testo

Vanore, Marta
2010-03-16

Abstract

Il presente lavoro, suddiviso in due tomi allo scopo di rendere più agevole la lettura, consiste in un'edizione critica del poema faceto di Carlo Gozzi La Marfisa bizzarra. Il primo tomo comprende: l'analisi della storia compositiva dell'opera; un apparato genetico; un commento, principalmente di carattere linguistico-filologico con rimandi al contesto storico-culturale, e un'appendice contenente diverso materiale documentario. Il secondo offre invece il testo nella sua interezza. Nella prima parte della tesi viene analizzato il farsi dell'opera, dalla genesi, alla prima edizione fino alla progettazione di una seconda, mai uscita vivente l'autore, dando spazio ai materiali emersi dal recente rinvenimento del Fondo Gozzi i quali, unitamente ai testimoni già noti, permettono di ricostruire nel dettaglio il modus operandi gozziano. Il testo critico riproduce l'ultima volontà dell'autore, si è quindi scelto di adottare, per la prima redazione, quello della stampa Colombani emendato di eventuali errori, mentre per le interpolazioni, in prosa e poesia, e le correzioni della seconda si è optato per la lezione apografa,presente nel manoscritto che fu anche antigrafo dell'edizione Colombani. Tale lezione è attribuibile a Raffaele Todeschini, amico e notaio di fiducia di Carlo. Il manoscritto fa parte di una delle nuove acquisizioni del Fondo Gozzi. Le varianti tra le due principali redazioni sono fornite in un apparato a piè di pagina.
16-mar-2010
22
Italianistica e filologia classico-medievale
Vescovo, Piermario
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Descrizione: tesi dottorato di M. Vanore
Tipologia: Tesi di dottorato
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