La tesi è composta da quattro articoli che riassumono gli studi svolti durante il programma del dottorato di ricerca. L'idea comune sottostante a questi articoli è il tentativo di comprendere come gli individui raccolgono, usano e producono informazioni sotto differenti schemi di incentivi. Individui razionali prendono decisioni sulla base delle informazioni che hanno a disposizione; decisioni che possono essere totalmente opposte a seconda della quantità e qualità dell'informazione disponibile così come a seconda delle fonti e della specie. Ciò avviene sia in contesti più prettamente economici, come quello finanziario, sia in contesti meno ortodossi come, per esempio, la scelta d'uso del tempo libero o la scelta del ristorante dove cenare. Un esempio è presentato nel capitolo 1 dove è considerato un modello in cui degli individui sono chiamati a scegliere un livello di redistribuzione del reddito. Noi mostriamo come la quantità scelta di redistribuzione dipende dal livello d'informazione sulle prospettive di reddito futuro posseduta da ogni individuo. Inoltre mostriamo come alcuni individui possono cambiare la loro decisione di voto se dispongono di maggiori informazioni. In molte situazioni, come quella descritta nel capitolo 1, gli individui assegnano un valore alle informazioni che possono ottenere. Questo valore dipende, per esempio, da come queste informazioni influenzano la probabilità di prendere una decisione giusta e dal costo di commettere un errore. Per questo, individui razionali impiegano risorse per acquisire informazioni che poi usano per massimizzare le loro rendite future. A questo argomento (l'acquisizione di informazioni) sono dedicati i capitoli 2 e 3 che considerano una rete di comunicazione dove degli individui pagano un costo per formare dei collegamenti con altri individui al fine di ottenere delle informazioni di un dato valore. In particolare consideriamo la formazione di queste reti di comunicazione. Nel capitolo 2 studiamo l'equilibrio di lungo periodo, per differenti livelli del costo di formazione dei collegamenti, in reti caratterizzate da una trasmissione imperfetta delle informazioni. Nel capitolo 3, in un modello simile al precedente, la tecnologia di trasmissione dell'informazione nella rete è endogenamente determinata nel modello. Infine notiamo come vi siano delle situazioni dove degli individui prendono delle decisioni sulla base delle informazioni (pubbliche e private) che hanno a disposizione e come queste decisioni producono un informazione aggiuntiva per tutti quegli individui che devono agire in tempi successivi. Nel capitolo 4 presentiamo i risultati di uno studio sperimentale sulla produzione e sull'uso di informazioni sotto differenti schemi di incentivi, in una situazione dove ogni individuo riceve un segnale privato e l'azione scelta è pubblica e può avere un contenuto informativo per gli altri agenti presenti nel contesto. Segue una più dettagliata descrizione del lavoro di ricerca presentato nei singoli capitoli. Nel capitolo 1 consideriamo, il così chiamato, effetto POUM (cioè l'idea che la gente povera non desidera alti livelli di redistribuzione a causa della speranza di essere ricchi nel futuro). Lo schema di riferimento è quello descritto nel paper di Benabou e Ok (2001). In questo lavoro studiamo come l'eterogeneità nella dinamica dei redditi influenza l'effetto POUM. Per far questo consideriamo uno schema dove gli individui valutano il loro reddito atteso usando non solo l'informazione relativa al reddito corrente ma anche informazioni relative a caratteristiche osservabili come il sesso, l'età, la razza il titolo di studio e così via. Per concentrare la nostra attenzione su come l'eterogeneità influenza l'effetto POUM, usiamo delle semplici funzioni lineari di transizione del reddito che, in assenza di eterogeneità, producono un effetto POUM nullo. In questo modello la popolazione è divisa in 2 gruppi, ognuno caratterizzato da una differente funzione di transizione del reddito. In questo schema dimostriamo che l'effetto POUM esiste e che può essere sia positivo (diminuisce il supporto verso le politiche redistributive) che negativo (aumenta il supporto), a seconda dei parametri del modello. Inoltre, con delle simulazioni numeriche, mostriamo come in questo schema l'effetto POUM è indipendente da una particolare forma (la concavità) della funzione aggregata di transizione del reddito. Infine, usando i dati sui redditi delle famiglie italiane forniti dalla Banca d'Italia, conduciamo una verifica empirica sull'effetto POUM per differenti livelli di discriminazione in gruppi sociali. Il risultato principale è che una maggior differenziazione in gruppi sociali riduce l'effetto POUM fino a farne cambiare la direzione (cioè aumenta il supporto alle politiche redistributive) II capitolo 2 considera una semplice rete di comunicazione caratterizzata da un architettura endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come quella descritta in Baia and Goyal (2000). Analizziamo il processo di formazione della rete in uno schema dove gli individui massimizzano la propria utilità formando e cancellando i legami. Il contributo di questo lavoro è che, seppur non siamo in grado di descrivere completamente tutti gli equilibri verso cui può converge il sistema, riusciamo a fornire una descrizione completa di un sotto-insieme di essi: tutti gli equilibri stocasticamente stabili in reti con un numero di agenti sufficientemente alto. Per individuare tali stati d'equilibrio dobbiamo assumere che gli individui occasionalmente commettono degli errori nel loro processo di decisione; poi studiamo il limite della distribuzione invariante come la probabilità di commettere errori va a zero. Le architetture di rete in equilibrio sono estremamente semplici: complete, a stella o vuote a seconda del costo di formazione dei legami. Il capitolo 3 propone una rete di comunicazione caratterizzata da un architettura endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come quella descritta in Baia and Goyal (2000), ma con la differenza che nei legami il tasso di decadimento (decay rate) dell'informazione è endogeno. Il decay endogeno è modellato come dipendente dal risultato di un gioco di coordinazione che ha luogo in ogni coppia di individui direttamente collegati. Questo gioco è caratterizzato da 2 equilibri: uno è efficiente mentre il secondo è risk dominant. In questa maniera cerchiamo di focalizzare l'attenzione sul trade-off tra complessità (efficienza) e compatibilita come illustrato nel seguente esempio. Ipotizziamo che un individuo deve inviare un messaggio e che può usare il formato word o quello ascii. Il primo formato è più efficiente solo se coloro che lo ricevono posseggono il Word sotware. Il secondo formato è meno efficiente ma tutti lo potranno leggere. Il modello ha altre due importanti caratteristiche: il valore posseduto da ogni individuo dipende dalla sua posizione nella rete e l'interazione tra due agenti influenza tutta la rete. Questo modello è caratterizzato da una molteplicità di equilibri ma, usando i concetti della stabilità stocastica, riusciamo a fornire una descrizione completa degli stati stocasticamente stabili. Il capitolo 4 è il risultato di una ricerca svolta presso l'Università di Alicante congiuntamente con Miguel A. Meléndez-Jiménez, Giovanni Ponti e Fernando Vega Redondo. Il capitolo riporta i risultati di un esperimento progettato per individuare la tensione tra incentivi individuali e la rivelazione dell'informazione in un gioco tradizionale giocato in molti paesi e conosciuto in Spagna con il nome di Chinos. Il gioco inizia con dei giocatori che nascondono nelle proprie mani un certo numero di monete che va da zero a un massimo specificato (spesso 3). Poi in un dato ordine, a turno, i giocatori cercano di indovinare il numero totale delle monete nascoste nelle mani. Dopo che tutti i giocatori hanno espresso la loro opinione viene rivelata la risposta giusta. In questa maniera ogni giocatore conosce il numero delle monete che nasconde nella sua mano e, se non è il primo a tentare di indovinare, conosce tutti i tentativi dei giocatori che si sono espressi prima di lui. Questo gioco è stato analizzato inizialmente da Pastor-Abia et al. (2000) che hanno considerato una versione generale. Nell'esperimento usiamo 3 differenti schemi di vincita, ognuno dei quali in equilibrio è caratterizzato da un differente livello di rivelazione dell'informazione privata (rivelata dalle scelte degli individui). La prima variante è progettata in maniera che gli incentivi dei giocatori non confliggano tra loro. Così le loro decisioni non riflettono nessuna considerazione strategica e rivelano perfettamente il loro segnale privato. La seconda e terza variante del gioco sono giochi a somma zero e quindi gli incentivi dei giocatori sono in contrasto. La seconda variante è progettata in modo che, in equilibrio, i giocatori rivelano il proprio segnale; la terza invece è progettata in maniera che, in equilibrio, i giocatori usano una strategia che non rivela niente della propria informazione privata. I risultati empirici sostengono con buone percentuali le previsioni di equilibrio teoriche, perfino quando queste sembrano essere estremamente complesse. The dissertation includes four papers which summarize the research works performed during the Ph.D program. The common idea underlying these papers is an attempt to understand how individuals collect, produce and use information under different institutions and different incentives. Often individuals take decisions on the basis of available information and these decisions can be totally opposed depending on the quality of information as well as on the quantity, kinds and sources. These decisions can be regarding financial or investment acts as well as the use of time off or in which restaurant to lunch. An example of this is presented in chapter 1. Here we illustrate a model where people have to vote a level of income redistribution. We show as the preferred level of redistribution depends on the information care about the future income perspectives. Moreover we show as many people can reverse the vote's decision if the quantity of available information changes. In many situations, as that described in chapter 1, individuals could attach a value at the available information. This value could depend, for example, on like new information can affect the probability to take right decision and on the relative cost of a mistake. Therefore rational individuals could use economic resources to collect information with the aim to maximize their future gains. Related on this issue (the collection of information) are chapters 2 and 3 that consider a communication network where individuals pay a cost to form links with other agents and collect a valuable information. We study the network formation under different assumptions. In chapter 2 we study the long run equilibrium in according to link cost in networks characterized by an inperfect information trasmission. In chapter 3 the technology of information trasmission is endogeneously determined in the model. Finally we note that there are situations where people take decisions on the basis of the available information (public and private) and these decisions produce new available information for all individuals that have to act later. In chapter 4 we present the experimental results about production and use of information under different incentives and in a setting where each individual obtains a private signal and her action is public. Follwos more detailed descriptions of the research works presented in the chapters. In chapter 1 we consider the POUM hypothesis (the idea that poor people do not support high level of redistribution because they hope to be rich in the future) like described in the seminal paper of Benabou and Ok (2001). We study how the heterogeneity in income dynamics affects the POUM. To do this, we consider a setting where individuals evaluate their future expected income using both their current income and on the basis of observable characteristics such as education, race, gender and so on. To focus our attention on the effect heterogeneity has on the POUM effect, we use simple linear income transition functions that, in the absence of heterogeneity, produce a null POUM effect. We propose a simple model with the population divided in two groups, each characterized by different income dynamics, which shows how a POUM effect could exist and could be working in both directions: increasing or decreasing the support for redistribution depending on parameters of the model. In this context we show, by numerical simulation, that the POUM effect is independent of a particular shape (the concavity) of the resulting aggregate income transition function. Finally, using data on Italy, we perform empirical estimations of the POUM effect for different level of discrimination in social groups (in according to some observable individual characteristics). The main result is that the greater the differentiation in social groups, the smaller the POUM effect, going so far as to be working in opposite direction. Chapter 2 considers a simply communication network characterized by an endogenous architecture and an imperfect transmission of information as Bala and Goyal (2000). We analyze the process of network formation in a dynamic framework where self - interested individuals can form or delete links. The contribution of our paper is that even though we are not able to describe completely all equilibria system converges, we can provide a full description of a special subset of them: all stochastically stable equilibria in networks with a sufficiently large number of agents. To single out stochastically stable equilibria we have to assume that agents are doing mistakes in their decision process; then we study the limit of the invariant distribution as the probability of mistake goes to zero. The equilibrium network architectures are very simple for a sufficiently large number of agents: complete, star or empty network in according to link cost. Chapter 3 considers a communication network characterized by an endogenous architecture and an imperfect transmission of information as in Bala and Goyal (2000) but with the difference that it is characterized by an endogenous rate of information's decay. Endogenous decay is modelled as dependent on the result of a coordination game, played by every pair of directly linked agents and characterized by 2 equilibria: one efficient and the other risk dominant. In this way we model a trade-off between complexity (and efficiency) and compatibility. This trade-off is illustrated by the following example: an individual has to pass a message and can write it in word format or ascii format. The first choice is more efficient only if the reader has the Word software. The second choice is less efficient but all the people can read it. This model has other two important features: the value of each individual depends on her position inside the network and the interaction between two agents affects all agents in the network. The model has a multiplicity of equilibria and we are able to produce a full characterization of stochastically stable states. Chapter 4 is the result of a research performed at University of Alicante joined with Miguel A. Melendez-Jimenez, Giovanni Ponti and Fernando Vega Redondo. This chapter reports on an experiment designed to shed light on the tension between individual incentives and information revelation in a traditional parlour game played in many countries, which in Spain is know as Chinos. In this game, players start by hiding in their hands a number of coins (or pebbles), from zero to a certain maximum number (often three). Then, in some pre-specified order, each player produces a guess on the total number of coins in the hands of every player. After that all have done the guess the right answer is revealed. When doing so, a player is informed of her own number of coins and, if she is not the first one to speak, the guesses produced by all others who preceded her. The Chinos game was first strategically analyzed by Pastor-Abia et al. (2000), where they mainly consider a generalized version. We consider three alternatives payoff functions, whose equilibria differ in the amount of information players optimally reveal through their choices. The first variant is designed so that players'incentives do not conflict. Therefore, their decisions should not reflect any strategic considerations and thus represent a perfect signal of their private information. The second and third variants are zero-sum games and, therefore, the incentives of players are fully opposed: the second is designed in a way that the unique equilibrium displays revelation while the third one is designed to exhibit an uninformative pooling. We observe a remarkable frequency of equilibrium outcomes, even when only sophisticated pooling sustains optimal behavior.
Four essays in economics / Feri, Francesco. - (2004 Mar 29).
Four essays in economics
Feri, Francesco
2004-03-29
Abstract
La tesi è composta da quattro articoli che riassumono gli studi svolti durante il programma del dottorato di ricerca. L'idea comune sottostante a questi articoli è il tentativo di comprendere come gli individui raccolgono, usano e producono informazioni sotto differenti schemi di incentivi. Individui razionali prendono decisioni sulla base delle informazioni che hanno a disposizione; decisioni che possono essere totalmente opposte a seconda della quantità e qualità dell'informazione disponibile così come a seconda delle fonti e della specie. Ciò avviene sia in contesti più prettamente economici, come quello finanziario, sia in contesti meno ortodossi come, per esempio, la scelta d'uso del tempo libero o la scelta del ristorante dove cenare. Un esempio è presentato nel capitolo 1 dove è considerato un modello in cui degli individui sono chiamati a scegliere un livello di redistribuzione del reddito. Noi mostriamo come la quantità scelta di redistribuzione dipende dal livello d'informazione sulle prospettive di reddito futuro posseduta da ogni individuo. Inoltre mostriamo come alcuni individui possono cambiare la loro decisione di voto se dispongono di maggiori informazioni. In molte situazioni, come quella descritta nel capitolo 1, gli individui assegnano un valore alle informazioni che possono ottenere. Questo valore dipende, per esempio, da come queste informazioni influenzano la probabilità di prendere una decisione giusta e dal costo di commettere un errore. Per questo, individui razionali impiegano risorse per acquisire informazioni che poi usano per massimizzare le loro rendite future. A questo argomento (l'acquisizione di informazioni) sono dedicati i capitoli 2 e 3 che considerano una rete di comunicazione dove degli individui pagano un costo per formare dei collegamenti con altri individui al fine di ottenere delle informazioni di un dato valore. In particolare consideriamo la formazione di queste reti di comunicazione. Nel capitolo 2 studiamo l'equilibrio di lungo periodo, per differenti livelli del costo di formazione dei collegamenti, in reti caratterizzate da una trasmissione imperfetta delle informazioni. Nel capitolo 3, in un modello simile al precedente, la tecnologia di trasmissione dell'informazione nella rete è endogenamente determinata nel modello. Infine notiamo come vi siano delle situazioni dove degli individui prendono delle decisioni sulla base delle informazioni (pubbliche e private) che hanno a disposizione e come queste decisioni producono un informazione aggiuntiva per tutti quegli individui che devono agire in tempi successivi. Nel capitolo 4 presentiamo i risultati di uno studio sperimentale sulla produzione e sull'uso di informazioni sotto differenti schemi di incentivi, in una situazione dove ogni individuo riceve un segnale privato e l'azione scelta è pubblica e può avere un contenuto informativo per gli altri agenti presenti nel contesto. Segue una più dettagliata descrizione del lavoro di ricerca presentato nei singoli capitoli. Nel capitolo 1 consideriamo, il così chiamato, effetto POUM (cioè l'idea che la gente povera non desidera alti livelli di redistribuzione a causa della speranza di essere ricchi nel futuro). Lo schema di riferimento è quello descritto nel paper di Benabou e Ok (2001). In questo lavoro studiamo come l'eterogeneità nella dinamica dei redditi influenza l'effetto POUM. Per far questo consideriamo uno schema dove gli individui valutano il loro reddito atteso usando non solo l'informazione relativa al reddito corrente ma anche informazioni relative a caratteristiche osservabili come il sesso, l'età, la razza il titolo di studio e così via. Per concentrare la nostra attenzione su come l'eterogeneità influenza l'effetto POUM, usiamo delle semplici funzioni lineari di transizione del reddito che, in assenza di eterogeneità, producono un effetto POUM nullo. In questo modello la popolazione è divisa in 2 gruppi, ognuno caratterizzato da una differente funzione di transizione del reddito. In questo schema dimostriamo che l'effetto POUM esiste e che può essere sia positivo (diminuisce il supporto verso le politiche redistributive) che negativo (aumenta il supporto), a seconda dei parametri del modello. Inoltre, con delle simulazioni numeriche, mostriamo come in questo schema l'effetto POUM è indipendente da una particolare forma (la concavità) della funzione aggregata di transizione del reddito. Infine, usando i dati sui redditi delle famiglie italiane forniti dalla Banca d'Italia, conduciamo una verifica empirica sull'effetto POUM per differenti livelli di discriminazione in gruppi sociali. Il risultato principale è che una maggior differenziazione in gruppi sociali riduce l'effetto POUM fino a farne cambiare la direzione (cioè aumenta il supporto alle politiche redistributive) II capitolo 2 considera una semplice rete di comunicazione caratterizzata da un architettura endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come quella descritta in Baia and Goyal (2000). Analizziamo il processo di formazione della rete in uno schema dove gli individui massimizzano la propria utilità formando e cancellando i legami. Il contributo di questo lavoro è che, seppur non siamo in grado di descrivere completamente tutti gli equilibri verso cui può converge il sistema, riusciamo a fornire una descrizione completa di un sotto-insieme di essi: tutti gli equilibri stocasticamente stabili in reti con un numero di agenti sufficientemente alto. Per individuare tali stati d'equilibrio dobbiamo assumere che gli individui occasionalmente commettono degli errori nel loro processo di decisione; poi studiamo il limite della distribuzione invariante come la probabilità di commettere errori va a zero. Le architetture di rete in equilibrio sono estremamente semplici: complete, a stella o vuote a seconda del costo di formazione dei legami. Il capitolo 3 propone una rete di comunicazione caratterizzata da un architettura endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come quella descritta in Baia and Goyal (2000), ma con la differenza che nei legami il tasso di decadimento (decay rate) dell'informazione è endogeno. Il decay endogeno è modellato come dipendente dal risultato di un gioco di coordinazione che ha luogo in ogni coppia di individui direttamente collegati. Questo gioco è caratterizzato da 2 equilibri: uno è efficiente mentre il secondo è risk dominant. In questa maniera cerchiamo di focalizzare l'attenzione sul trade-off tra complessità (efficienza) e compatibilita come illustrato nel seguente esempio. Ipotizziamo che un individuo deve inviare un messaggio e che può usare il formato word o quello ascii. Il primo formato è più efficiente solo se coloro che lo ricevono posseggono il Word sotware. Il secondo formato è meno efficiente ma tutti lo potranno leggere. Il modello ha altre due importanti caratteristiche: il valore posseduto da ogni individuo dipende dalla sua posizione nella rete e l'interazione tra due agenti influenza tutta la rete. Questo modello è caratterizzato da una molteplicità di equilibri ma, usando i concetti della stabilità stocastica, riusciamo a fornire una descrizione completa degli stati stocasticamente stabili. Il capitolo 4 è il risultato di una ricerca svolta presso l'Università di Alicante congiuntamente con Miguel A. Meléndez-Jiménez, Giovanni Ponti e Fernando Vega Redondo. Il capitolo riporta i risultati di un esperimento progettato per individuare la tensione tra incentivi individuali e la rivelazione dell'informazione in un gioco tradizionale giocato in molti paesi e conosciuto in Spagna con il nome di Chinos. Il gioco inizia con dei giocatori che nascondono nelle proprie mani un certo numero di monete che va da zero a un massimo specificato (spesso 3). Poi in un dato ordine, a turno, i giocatori cercano di indovinare il numero totale delle monete nascoste nelle mani. Dopo che tutti i giocatori hanno espresso la loro opinione viene rivelata la risposta giusta. In questa maniera ogni giocatore conosce il numero delle monete che nasconde nella sua mano e, se non è il primo a tentare di indovinare, conosce tutti i tentativi dei giocatori che si sono espressi prima di lui. Questo gioco è stato analizzato inizialmente da Pastor-Abia et al. (2000) che hanno considerato una versione generale. Nell'esperimento usiamo 3 differenti schemi di vincita, ognuno dei quali in equilibrio è caratterizzato da un differente livello di rivelazione dell'informazione privata (rivelata dalle scelte degli individui). La prima variante è progettata in maniera che gli incentivi dei giocatori non confliggano tra loro. Così le loro decisioni non riflettono nessuna considerazione strategica e rivelano perfettamente il loro segnale privato. La seconda e terza variante del gioco sono giochi a somma zero e quindi gli incentivi dei giocatori sono in contrasto. La seconda variante è progettata in modo che, in equilibrio, i giocatori rivelano il proprio segnale; la terza invece è progettata in maniera che, in equilibrio, i giocatori usano una strategia che non rivela niente della propria informazione privata. I risultati empirici sostengono con buone percentuali le previsioni di equilibrio teoriche, perfino quando queste sembrano essere estremamente complesse. The dissertation includes four papers which summarize the research works performed during the Ph.D program. The common idea underlying these papers is an attempt to understand how individuals collect, produce and use information under different institutions and different incentives. Often individuals take decisions on the basis of available information and these decisions can be totally opposed depending on the quality of information as well as on the quantity, kinds and sources. These decisions can be regarding financial or investment acts as well as the use of time off or in which restaurant to lunch. An example of this is presented in chapter 1. Here we illustrate a model where people have to vote a level of income redistribution. We show as the preferred level of redistribution depends on the information care about the future income perspectives. Moreover we show as many people can reverse the vote's decision if the quantity of available information changes. In many situations, as that described in chapter 1, individuals could attach a value at the available information. This value could depend, for example, on like new information can affect the probability to take right decision and on the relative cost of a mistake. Therefore rational individuals could use economic resources to collect information with the aim to maximize their future gains. Related on this issue (the collection of information) are chapters 2 and 3 that consider a communication network where individuals pay a cost to form links with other agents and collect a valuable information. We study the network formation under different assumptions. In chapter 2 we study the long run equilibrium in according to link cost in networks characterized by an inperfect information trasmission. In chapter 3 the technology of information trasmission is endogeneously determined in the model. Finally we note that there are situations where people take decisions on the basis of the available information (public and private) and these decisions produce new available information for all individuals that have to act later. In chapter 4 we present the experimental results about production and use of information under different incentives and in a setting where each individual obtains a private signal and her action is public. Follwos more detailed descriptions of the research works presented in the chapters. In chapter 1 we consider the POUM hypothesis (the idea that poor people do not support high level of redistribution because they hope to be rich in the future) like described in the seminal paper of Benabou and Ok (2001). We study how the heterogeneity in income dynamics affects the POUM. To do this, we consider a setting where individuals evaluate their future expected income using both their current income and on the basis of observable characteristics such as education, race, gender and so on. To focus our attention on the effect heterogeneity has on the POUM effect, we use simple linear income transition functions that, in the absence of heterogeneity, produce a null POUM effect. We propose a simple model with the population divided in two groups, each characterized by different income dynamics, which shows how a POUM effect could exist and could be working in both directions: increasing or decreasing the support for redistribution depending on parameters of the model. In this context we show, by numerical simulation, that the POUM effect is independent of a particular shape (the concavity) of the resulting aggregate income transition function. Finally, using data on Italy, we perform empirical estimations of the POUM effect for different level of discrimination in social groups (in according to some observable individual characteristics). The main result is that the greater the differentiation in social groups, the smaller the POUM effect, going so far as to be working in opposite direction. Chapter 2 considers a simply communication network characterized by an endogenous architecture and an imperfect transmission of information as Bala and Goyal (2000). We analyze the process of network formation in a dynamic framework where self - interested individuals can form or delete links. The contribution of our paper is that even though we are not able to describe completely all equilibria system converges, we can provide a full description of a special subset of them: all stochastically stable equilibria in networks with a sufficiently large number of agents. To single out stochastically stable equilibria we have to assume that agents are doing mistakes in their decision process; then we study the limit of the invariant distribution as the probability of mistake goes to zero. The equilibrium network architectures are very simple for a sufficiently large number of agents: complete, star or empty network in according to link cost. Chapter 3 considers a communication network characterized by an endogenous architecture and an imperfect transmission of information as in Bala and Goyal (2000) but with the difference that it is characterized by an endogenous rate of information's decay. Endogenous decay is modelled as dependent on the result of a coordination game, played by every pair of directly linked agents and characterized by 2 equilibria: one efficient and the other risk dominant. In this way we model a trade-off between complexity (and efficiency) and compatibility. This trade-off is illustrated by the following example: an individual has to pass a message and can write it in word format or ascii format. The first choice is more efficient only if the reader has the Word software. The second choice is less efficient but all the people can read it. This model has other two important features: the value of each individual depends on her position inside the network and the interaction between two agents affects all agents in the network. The model has a multiplicity of equilibria and we are able to produce a full characterization of stochastically stable states. Chapter 4 is the result of a research performed at University of Alicante joined with Miguel A. Melendez-Jimenez, Giovanni Ponti and Fernando Vega Redondo. This chapter reports on an experiment designed to shed light on the tension between individual incentives and information revelation in a traditional parlour game played in many countries, which in Spain is know as Chinos. In this game, players start by hiding in their hands a number of coins (or pebbles), from zero to a certain maximum number (often three). Then, in some pre-specified order, each player produces a guess on the total number of coins in the hands of every player. After that all have done the guess the right answer is revealed. When doing so, a player is informed of her own number of coins and, if she is not the first one to speak, the guesses produced by all others who preceded her. The Chinos game was first strategically analyzed by Pastor-Abia et al. (2000), where they mainly consider a generalized version. We consider three alternatives payoff functions, whose equilibria differ in the amount of information players optimally reveal through their choices. The first variant is designed so that players'incentives do not conflict. Therefore, their decisions should not reflect any strategic considerations and thus represent a perfect signal of their private information. The second and third variants are zero-sum games and, therefore, the incentives of players are fully opposed: the second is designed in a way that the unique equilibrium displays revelation while the third one is designed to exhibit an uninformative pooling. We observe a remarkable frequency of equilibrium outcomes, even when only sophisticated pooling sustains optimal behavior.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.