Per centinaia di anni l’argento è stato utilizzato per le sue proprietà antibatteriche nel trattamento di ulcere, ferite croniche, ferite e ustioni. Recentemente, a causa della comparsa di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, si è assistito ad un rinnovato interesse per l’uso dell’argento nel trattamento delle lesioni cutanee. A partire dagli anni novanta sono state messe in commercio diverse medicazioni contenenti argento che trovano ora ampio utilizzo presso i centri ustione di tutto il mondo. Le medicazioni sono generalmente costituite da una struttura polimerica impregnata con argento metallico in forma di nanoparticelle, o con sali d’argento. In questo lavoro è stata caratterizzata mediante analisi SEM-EDS la struttura e la specie di argento presente in diverse medicazioni comunemente utilizzate presso il Centro Ustioni di Padova. Sono stati sviluppati metodi di mineralizzazione per determinare il contenuto di argento nei diversi prodotti e mediante analisi ICP-MS è stato valutato il rilascio di argento in diverse soluzioni di crescente complessità ed in grado di simulare l’ambiente chimico di una ferita. La ricerca si è poi focalizzata sulla valutazione della sicurezza nell’uso di un prodotto contenente nanoparticelle di argento: è stata studiata la citotossicità in colture cellulari tridimensionali di fibroblasti umani. Per la prima volta è stato possibile determinare il profilo di concentrazione dell’argento in biopsie cutanee prelevate da pazienti ustionati trattati con questo prodotto e attraverso analisi TEM è stata studiata la localizzazione subcellulare delle nanoparticelle di argento rilasciate dalla medicazione durante la sua applicazione. Ulteriori biopsie cutanee sono state prelevate da pazienti ustionati durante il trattamento con nanoparticelle di argento e attraverso analisi di LA-ICP-MS è stato possibile mappare la distribuzione dell’argento nella pelle. I risultati di questo lavoro hanno permesso di chiarire quale sia il destino dell’argento una volta che questo viene rilasciato dalla medicazione e la modalità con cui questo elemento viene assorbito e distribuito nel corpo umano.
Studio in vivo e in vitro delle nuove applicazione dell’argento per il trattamento delle ferite / Rigo, Chiara. - (2015 Jan 23).
Studio in vivo e in vitro delle nuove applicazione dell’argento per il trattamento delle ferite
Rigo, Chiara
2015-01-23
Abstract
Per centinaia di anni l’argento è stato utilizzato per le sue proprietà antibatteriche nel trattamento di ulcere, ferite croniche, ferite e ustioni. Recentemente, a causa della comparsa di ceppi batterici resistenti agli antibiotici, si è assistito ad un rinnovato interesse per l’uso dell’argento nel trattamento delle lesioni cutanee. A partire dagli anni novanta sono state messe in commercio diverse medicazioni contenenti argento che trovano ora ampio utilizzo presso i centri ustione di tutto il mondo. Le medicazioni sono generalmente costituite da una struttura polimerica impregnata con argento metallico in forma di nanoparticelle, o con sali d’argento. In questo lavoro è stata caratterizzata mediante analisi SEM-EDS la struttura e la specie di argento presente in diverse medicazioni comunemente utilizzate presso il Centro Ustioni di Padova. Sono stati sviluppati metodi di mineralizzazione per determinare il contenuto di argento nei diversi prodotti e mediante analisi ICP-MS è stato valutato il rilascio di argento in diverse soluzioni di crescente complessità ed in grado di simulare l’ambiente chimico di una ferita. La ricerca si è poi focalizzata sulla valutazione della sicurezza nell’uso di un prodotto contenente nanoparticelle di argento: è stata studiata la citotossicità in colture cellulari tridimensionali di fibroblasti umani. Per la prima volta è stato possibile determinare il profilo di concentrazione dell’argento in biopsie cutanee prelevate da pazienti ustionati trattati con questo prodotto e attraverso analisi TEM è stata studiata la localizzazione subcellulare delle nanoparticelle di argento rilasciate dalla medicazione durante la sua applicazione. Ulteriori biopsie cutanee sono state prelevate da pazienti ustionati durante il trattamento con nanoparticelle di argento e attraverso analisi di LA-ICP-MS è stato possibile mappare la distribuzione dell’argento nella pelle. I risultati di questo lavoro hanno permesso di chiarire quale sia il destino dell’argento una volta che questo viene rilasciato dalla medicazione e la modalità con cui questo elemento viene assorbito e distribuito nel corpo umano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
955936-1168101.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Dimensione
5.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.35 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.