La tesi vuole delineare un quadro articolato e completo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico. Occuparsi di questo tema significa entrare in un campo molto attuale e molto sentito, negli ultimi anni, sia dalla cosiddetta "base", gli insegnanti, sia dalla ricerca teorica e applicata. Da una parte la presenza massiccia di allievi stranieri e non italofoni nella scuola italiana non può essere ignorata o vista come un fenomeno passeggero e marginale (si vedano i dati statistici in merito alla fine del capitolo 1), dall'altra parte mancano una riflessione e un approfondimento scientifici sull'italiano come lingua seconda in prospettiva glottodidattica. Il primo capitolo quindi inquadra il tema nel panorama scientifico delle discipline che si interessano di linguaggi e di didattica delle lingue, proponendo una chiave di lettura dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico che sia interdisciplinare, integrata, sistemica e ecologica. Il capitolo 2 affronta i diversi versanti dell'atto didattico definendo chi è l'allievo e quali insegnanti si occupano di italiano come lingua seconda in contesto scolastico, per dare una definizione di lingua seconda dal punto di vista sociolinguistico, psicolinguistico, pedagogico, cognitivo, interculturale, glottodidattico. Questa ultima dimensione viene quindi affrontata in modo specifico, al fine di inquadrare l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda all'interno di un approccio umanistico-affettivo e di individuare quali metodi glottodidattici possono fornire strumenti utili per la didattica. I capitoli 3 e 4 si pongono sul piano più operativo: analizzano e propongono modelli didattici e organizzativi per i due grandi ambiti dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda: la lingua per comunicare e la lingua per studiare. In particolare, nel capitolo 3 si propone un modello di competenza comunicativa per l'italiano come lingua seconda, un modello operativo, un modello curricolare da applicare nei diversi contesti scolastici nei quali si insegna a comunicare in italiano a studenti stranieri. Nel capitolo 4 il tema dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico per studiare viene collegato a due settori della glottodidattica: l'insegnamento veicolare e la didattica delle microlingue, per poi delineare, a partire dalle teorie sull'istruzione bilingue di Jim Cummins, un modello per la facilitazione didattica che permetta agli studenti stranieri non solo di imparare l'italiano, ma anche di imparare in italiano. This dissertation provides a state of the art of the teaching of Italian as a second language in schools. In Italy the problem of L2 Italian has been increasingly felt in recent years both by scholars and by school teachers. On the one hand this is due to the massive presence of migrant children in Italian schools dating from the 1990s, which cannot be dismissed as a temporary phenomenon (see data in chapter 1); on the other we do not have yet a scientific study of L2 Italian teaching. Chapter 1 sets the theme of Italian L2 in schools on the backcloth of the research concerning language and language teaching and provides an answer based on and interdisciplinary, integrated, systemic and ecological approach. Chapter 2 is based on the components of the teaching act and defines the nature of the pupil and of the teachers of Italian as a second language in schools. In doing so, a definition of L2 is provided which includes elements coming from sociolinguistics, psycholinguistics, pedagogy, cognitive sciences, intercultural studies and language teaching methodology. The latter aspect is particularly focused upon within the scope of affective-humanistic approaches. Chapters 3 and 4 are concerned with the operational aspects of Italian L2 teaching: they analyse and suggest pedagogical and organizational models for the teaching of basic interpersonal communication skills and for the developing of cognitive and academic language proficiency. Chapter 3 suggest a model of communicative competence for Italian L2, including an operational model, i.e. a curricular model that can be applied to various school settings; in chapter 4 Italian L2 teaching is considered under the CLIL (Content and Language Integrated Learning) and LSP (Language for Special Purposes) perspectives, and a Cummins based model for facilitating IL2 learning and for learning in IL2 is provided.

Acquisizione e didattica dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico: un quadro di riferimento glottodidattico su italiano per comunicare, italiano per studiare / Luise, Maria Cecilia. - (2004 Mar 15).

Acquisizione e didattica dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico: un quadro di riferimento glottodidattico su italiano per comunicare, italiano per studiare

Luise, Maria Cecilia
2004-03-15

Abstract

La tesi vuole delineare un quadro articolato e completo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico. Occuparsi di questo tema significa entrare in un campo molto attuale e molto sentito, negli ultimi anni, sia dalla cosiddetta "base", gli insegnanti, sia dalla ricerca teorica e applicata. Da una parte la presenza massiccia di allievi stranieri e non italofoni nella scuola italiana non può essere ignorata o vista come un fenomeno passeggero e marginale (si vedano i dati statistici in merito alla fine del capitolo 1), dall'altra parte mancano una riflessione e un approfondimento scientifici sull'italiano come lingua seconda in prospettiva glottodidattica. Il primo capitolo quindi inquadra il tema nel panorama scientifico delle discipline che si interessano di linguaggi e di didattica delle lingue, proponendo una chiave di lettura dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico che sia interdisciplinare, integrata, sistemica e ecologica. Il capitolo 2 affronta i diversi versanti dell'atto didattico definendo chi è l'allievo e quali insegnanti si occupano di italiano come lingua seconda in contesto scolastico, per dare una definizione di lingua seconda dal punto di vista sociolinguistico, psicolinguistico, pedagogico, cognitivo, interculturale, glottodidattico. Questa ultima dimensione viene quindi affrontata in modo specifico, al fine di inquadrare l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda all'interno di un approccio umanistico-affettivo e di individuare quali metodi glottodidattici possono fornire strumenti utili per la didattica. I capitoli 3 e 4 si pongono sul piano più operativo: analizzano e propongono modelli didattici e organizzativi per i due grandi ambiti dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda: la lingua per comunicare e la lingua per studiare. In particolare, nel capitolo 3 si propone un modello di competenza comunicativa per l'italiano come lingua seconda, un modello operativo, un modello curricolare da applicare nei diversi contesti scolastici nei quali si insegna a comunicare in italiano a studenti stranieri. Nel capitolo 4 il tema dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda in contesto scolastico per studiare viene collegato a due settori della glottodidattica: l'insegnamento veicolare e la didattica delle microlingue, per poi delineare, a partire dalle teorie sull'istruzione bilingue di Jim Cummins, un modello per la facilitazione didattica che permetta agli studenti stranieri non solo di imparare l'italiano, ma anche di imparare in italiano. This dissertation provides a state of the art of the teaching of Italian as a second language in schools. In Italy the problem of L2 Italian has been increasingly felt in recent years both by scholars and by school teachers. On the one hand this is due to the massive presence of migrant children in Italian schools dating from the 1990s, which cannot be dismissed as a temporary phenomenon (see data in chapter 1); on the other we do not have yet a scientific study of L2 Italian teaching. Chapter 1 sets the theme of Italian L2 in schools on the backcloth of the research concerning language and language teaching and provides an answer based on and interdisciplinary, integrated, systemic and ecological approach. Chapter 2 is based on the components of the teaching act and defines the nature of the pupil and of the teachers of Italian as a second language in schools. In doing so, a definition of L2 is provided which includes elements coming from sociolinguistics, psycholinguistics, pedagogy, cognitive sciences, intercultural studies and language teaching methodology. The latter aspect is particularly focused upon within the scope of affective-humanistic approaches. Chapters 3 and 4 are concerned with the operational aspects of Italian L2 teaching: they analyse and suggest pedagogical and organizational models for the teaching of basic interpersonal communication skills and for the developing of cognitive and academic language proficiency. Chapter 3 suggest a model of communicative competence for Italian L2, including an operational model, i.e. a curricular model that can be applied to various school settings; in chapter 4 Italian L2 teaching is considered under the CLIL (Content and Language Integrated Learning) and LSP (Language for Special Purposes) perspectives, and a Cummins based model for facilitating IL2 learning and for learning in IL2 is provided.
15-mar-2004
2 n.s. (16)
Linguistica e didattica delle lingue
Balboni, Paolo E.
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