Nelle fonti altomedievali non è raro trovare riferimenti all'ideale del cavaliere. La mia ipotesi è che tutte queste testimonianze siano legate tra loro da un ideale comune: quello dell'uomo libero maschio, guerriero e forte. Questa figura, ovviamente, non è reale e rappresenta piuttosto un'identità sociale: così come un abito, un gioiello, una spada, anche un cavallo è un attributo visibile che sottolinea lo status del suo cavaliere. Attraverso l'analisi di fonti archeologiche, documentarie e narrative mi propongo di comprendere come questi simboli connessi alla cavalleria agiscano nel fornire elevazione sociale, legittimità politica e supremazia durante una competizione. Questo lavoro procede in ordine cronologico, presentando una serie di testimonianze, dal V al X secolo, nelle quali è possibile riconoscere lo sviluppo del linguaggio equestre in diversi contesti sociali, culturali e politici. Lo scopo è quello di mostrare la continuità e la trasformazione dell'ideale del cavaliere e dei segni attraverso cui questo ideale è comunicato.
Cavalli e cavalieri in Italia nell'Alto Medioevo (secc. 5.-10.) : studio della simbologia equestre attraverso fonti narrative, documentarie e archeologiche / Provesi, Chiara. - (2013 Mar 26).
Cavalli e cavalieri in Italia nell'Alto Medioevo (secc. 5.-10.) : studio della simbologia equestre attraverso fonti narrative, documentarie e archeologiche
Provesi, Chiara
2013-03-26
Abstract
Nelle fonti altomedievali non è raro trovare riferimenti all'ideale del cavaliere. La mia ipotesi è che tutte queste testimonianze siano legate tra loro da un ideale comune: quello dell'uomo libero maschio, guerriero e forte. Questa figura, ovviamente, non è reale e rappresenta piuttosto un'identità sociale: così come un abito, un gioiello, una spada, anche un cavallo è un attributo visibile che sottolinea lo status del suo cavaliere. Attraverso l'analisi di fonti archeologiche, documentarie e narrative mi propongo di comprendere come questi simboli connessi alla cavalleria agiscano nel fornire elevazione sociale, legittimità politica e supremazia durante una competizione. Questo lavoro procede in ordine cronologico, presentando una serie di testimonianze, dal V al X secolo, nelle quali è possibile riconoscere lo sviluppo del linguaggio equestre in diversi contesti sociali, culturali e politici. Lo scopo è quello di mostrare la continuità e la trasformazione dell'ideale del cavaliere e dei segni attraverso cui questo ideale è comunicato.File | Dimensione | Formato | |
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