Dopo la pubblicazione di un'edizione provvisoria del Filostrato di Giovanni Boccaccio (1313-1375) per cura di Vincenzo Pernicone (Bari 1937), che la accompagnò con un articolo in rivista contenente le linee generali della ricostruzione stemmatica («Studi di Filologia Italiana», V, 1938), lo studio della tradizione manoscritta del poema rimase interrotta. Rispetto ai 48 codici esaminati dal Pernicone, le testimonianze manoscritte del Filostrato ad oggi conosciute sono 80: a fronte di una tradizione così ampia, la tesi affronta lo studio codicologico e testuale degli 11 testimoni databili al sec. XIV: Altona, Historische Bibliothek des Christianeums, R. 71 (Al); Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II. II. 36 (F); II. II. 37 (F1); II. II. 38 (F2); II. II. 90 (F4); Palatino 354 (F7); Panciatichiano 17 (F13); Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1111 (FR5); Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo XLI 28 (L1); Roma, Biblioteca Nazionale Centrale «Vittorio Emanuele II», Vittorio Emanuele 63 (RN); Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Capponiano Latino 135 (Vc); e di due codici del sec. XV: Londra, British Library, Additional Mss. 21246 (Lo); Monreale, Biblioteca Comunale, XXV. F. 9 (Mr). Dopo una analisi dello stato della questione (Premessa), che rende conto anche degli interventi critici seguiti agli studi del Pernicone, segue la descrizione delle 13 testimonianze accertate (Capitolo I). Viene quindi proposta un'analisi critica dell'edizione del Pernicone e dei suoi fondamenti filologici, condotta anche alla luce degli elementi offerti dai manoscritti qui esaminati (Capitolo II), alcuni dei quali ignoti al filologo novecentesco (Al, Lo, Mr e RN). Le indicazioni che se ne ricavano evidenziano la debolezza della ricostruzione dell'editore, a motivo di un approccio metodologico per alcuni aspetti non rigoroso e della lacunosità dei dati presentati; il Pernicone si dimostra in diversi casi poco fedele alla ricostruzione genealogica da lui stesso avanzata. Si offre altresì una proposta di classificazione dei 13 testimoni collazionati (Capitolo III): i codici Al, L1 e Vc compongono la famiglia a; F, F1, F2, F7, F13, FR5 e RN, pur con qualche difficoltà, sono inquadrabili in un unico gruppo p; indipendenti tra loro e rispetto alle due famiglie precedentemente indicate rimangono i codici F4, Lo e Mr. Il controllo delle testimonianze ha portato all'individuazione di un gruppo di errori ad esse comuni: di qui l'ipotesi che i 13 codici esaminati abbiano a monte un capostipite comune. Nei limiti della tradizione accertata, vengono infine avanzate alcune considerazioni conclusive sulle varianti attestate nei piani alti dello stemma {Conclusioni). La tesi è accompagnata da due tavole: la prima riproduce lo stemma codicum del Pernicone, l'altra indica i rapporti genealogici ricostruiti entro la tradizione esaminata. After the provisional edition of Giovanni Boccaccio's Filostrato edited by Vincenzo Pernicone (Bari 1937), who wrote also an article with general indications about the tradition of the poem («Studi di Filologia Italiana», V, 1938), the studies on the manuscript tradition of the poem were interrupted. In comparison with the 48 mss. examined by Pernicone, 80 mss. are known today: as the tradition is so large, the thesis carries out a codicological and textual research into 11 mss. datable to XIVth Century: Altona, Historische Bibliothek des Christianeums, R. 71 (Al); Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, II. II. 36 (F); II. II. 37 (Fl); II. II. 38 (F2); II. II. 90 (F4); Palatino 354 (F7); Panciatichiano 17 (F13); Florence, Biblioteca Riccardiana, 1111 (FR5); Florence, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo XLI 28 (L1); Rome, Biblioteca Nazionale Centrale «Vittorio Emanuele II», Vittorio Emanuele 63 (RN); Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Capponiano Latino 135 (Vc); and into two mss of the XVth Century: London, British Library, Additional Mss. 21246 (Lo); Monreale, Biblioteca Comunale, XXV. F. 9 (Mr). An introductory survey of the question (Premessa), which points out the critical essays about Pernicone's studies, is followed by the description of the 13 mss. examined (Chapter I). It follows a critical analysis of the edition by Pernicone and its philological basis, carried out also in the light of the elements offered by the mss. examined (Chapter II), some of which unknown by the editor (Al, Lo, Mr e RN): the survey points out the weakness of Pernicone's reconstruction, because of a methodological approach not to be completely accepted and of an incompleteness of the elements offered; Pernicone himself is sometimes not faithful to his genealogical reconstruction. A proposal to classify the 13 mss. examined is given (Chapter III): Al, L1 e Vc are to be included in the group a; F, Fl, F2, F7, F13, FR5 and RN, even though with some problems, are to be included in the group P; F4, Lo e Mr are not related each one with the other two and with the two groups mentioned above. The exam of the mss. points out a group of mistakes which is common to each of them: so that it is to be supposed that there should be a common ancestor. Keeping within the examined tradition, there are some final remarks on the variants that are present in the high levels of the stemma (Conclusioni).

Indagini codicologiche e testuali sui manoscritti trecenteschi del Filostrato di Giovanni Boccaccio / Colussi, Francesco. - (2003 Feb 06).

Indagini codicologiche e testuali sui manoscritti trecenteschi del Filostrato di Giovanni Boccaccio

Colussi, Francesco
2003-02-06

Abstract

Dopo la pubblicazione di un'edizione provvisoria del Filostrato di Giovanni Boccaccio (1313-1375) per cura di Vincenzo Pernicone (Bari 1937), che la accompagnò con un articolo in rivista contenente le linee generali della ricostruzione stemmatica («Studi di Filologia Italiana», V, 1938), lo studio della tradizione manoscritta del poema rimase interrotta. Rispetto ai 48 codici esaminati dal Pernicone, le testimonianze manoscritte del Filostrato ad oggi conosciute sono 80: a fronte di una tradizione così ampia, la tesi affronta lo studio codicologico e testuale degli 11 testimoni databili al sec. XIV: Altona, Historische Bibliothek des Christianeums, R. 71 (Al); Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II. II. 36 (F); II. II. 37 (F1); II. II. 38 (F2); II. II. 90 (F4); Palatino 354 (F7); Panciatichiano 17 (F13); Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1111 (FR5); Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo XLI 28 (L1); Roma, Biblioteca Nazionale Centrale «Vittorio Emanuele II», Vittorio Emanuele 63 (RN); Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Capponiano Latino 135 (Vc); e di due codici del sec. XV: Londra, British Library, Additional Mss. 21246 (Lo); Monreale, Biblioteca Comunale, XXV. F. 9 (Mr). Dopo una analisi dello stato della questione (Premessa), che rende conto anche degli interventi critici seguiti agli studi del Pernicone, segue la descrizione delle 13 testimonianze accertate (Capitolo I). Viene quindi proposta un'analisi critica dell'edizione del Pernicone e dei suoi fondamenti filologici, condotta anche alla luce degli elementi offerti dai manoscritti qui esaminati (Capitolo II), alcuni dei quali ignoti al filologo novecentesco (Al, Lo, Mr e RN). Le indicazioni che se ne ricavano evidenziano la debolezza della ricostruzione dell'editore, a motivo di un approccio metodologico per alcuni aspetti non rigoroso e della lacunosità dei dati presentati; il Pernicone si dimostra in diversi casi poco fedele alla ricostruzione genealogica da lui stesso avanzata. Si offre altresì una proposta di classificazione dei 13 testimoni collazionati (Capitolo III): i codici Al, L1 e Vc compongono la famiglia a; F, F1, F2, F7, F13, FR5 e RN, pur con qualche difficoltà, sono inquadrabili in un unico gruppo p; indipendenti tra loro e rispetto alle due famiglie precedentemente indicate rimangono i codici F4, Lo e Mr. Il controllo delle testimonianze ha portato all'individuazione di un gruppo di errori ad esse comuni: di qui l'ipotesi che i 13 codici esaminati abbiano a monte un capostipite comune. Nei limiti della tradizione accertata, vengono infine avanzate alcune considerazioni conclusive sulle varianti attestate nei piani alti dello stemma {Conclusioni). La tesi è accompagnata da due tavole: la prima riproduce lo stemma codicum del Pernicone, l'altra indica i rapporti genealogici ricostruiti entro la tradizione esaminata. After the provisional edition of Giovanni Boccaccio's Filostrato edited by Vincenzo Pernicone (Bari 1937), who wrote also an article with general indications about the tradition of the poem («Studi di Filologia Italiana», V, 1938), the studies on the manuscript tradition of the poem were interrupted. In comparison with the 48 mss. examined by Pernicone, 80 mss. are known today: as the tradition is so large, the thesis carries out a codicological and textual research into 11 mss. datable to XIVth Century: Altona, Historische Bibliothek des Christianeums, R. 71 (Al); Florence, Biblioteca Nazionale Centrale, II. II. 36 (F); II. II. 37 (Fl); II. II. 38 (F2); II. II. 90 (F4); Palatino 354 (F7); Panciatichiano 17 (F13); Florence, Biblioteca Riccardiana, 1111 (FR5); Florence, Biblioteca Medicea Laurenziana, Pluteo XLI 28 (L1); Rome, Biblioteca Nazionale Centrale «Vittorio Emanuele II», Vittorio Emanuele 63 (RN); Citta del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Capponiano Latino 135 (Vc); and into two mss of the XVth Century: London, British Library, Additional Mss. 21246 (Lo); Monreale, Biblioteca Comunale, XXV. F. 9 (Mr). An introductory survey of the question (Premessa), which points out the critical essays about Pernicone's studies, is followed by the description of the 13 mss. examined (Chapter I). It follows a critical analysis of the edition by Pernicone and its philological basis, carried out also in the light of the elements offered by the mss. examined (Chapter II), some of which unknown by the editor (Al, Lo, Mr e RN): the survey points out the weakness of Pernicone's reconstruction, because of a methodological approach not to be completely accepted and of an incompleteness of the elements offered; Pernicone himself is sometimes not faithful to his genealogical reconstruction. A proposal to classify the 13 mss. examined is given (Chapter III): Al, L1 e Vc are to be included in the group a; F, Fl, F2, F7, F13, FR5 and RN, even though with some problems, are to be included in the group P; F4, Lo e Mr are not related each one with the other two and with the two groups mentioned above. The exam of the mss. points out a group of mistakes which is common to each of them: so that it is to be supposed that there should be a common ancestor. Keeping within the examined tradition, there are some final remarks on the variants that are present in the high levels of the stemma (Conclusioni).
6-feb-2003
14
Italianistica
Belloni, Gino
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