La tesi indaga la figura del fiduciario introdotta dalla Legge 22 dicembre 2019, n. 217 in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. In particolare, il primo capitolo riferisce l’evoluzione storica del rapporto di cura medico-paziente, segnata dal passaggio da una funzione paternalistica, la quale attribuisce al medico il compito di decidere la migliore cura per il paziente, a una funzione partecipativa, la quale valorizza il potere di autodeterminazione del paziente, titolare del diritto a decidere sui trattamenti sanitari di cui necessita. L’indagine si focalizza sulla tutela dell’interesse del paziente nel caso in cui, nel momento della decisione, versi in condizioni di incapacità, altresì considerando le esperienze straniere che hanno previsto la figura del fiduciario e alle quali l’ordinamento italiano ha attinto con la L. n. 219/2017. Il secondo capitolo tratta dei ruoli delle persone vicine al malato. Delineata l’ampiezza dei poteri riconosciuti all’amministratore di sostegno, al curatore e al tutore nelle questioni riguardanti le scelte di cura del beneficiario della misura di protezione, l’indagine si sofferma sui poteri spettanti al fiduciario nominato con le forme delle direttive anticipate di trattamento. Nell’ultimo capitolo vengono specificati e analizzati i criteri all’insegna dei quali devono operarsi le decisioni sui trattamenti sanitari da praticare su soggetti che non siano in grado di autodeterminarsi; a tal fine, si distinguono le diverse situazione a seconda che non vi siano o vi siano le disposizioni anticipate di trattamento e, in quest’ultimo caso, che il disponente abbia provveduto o meno alla nomina del fiduciario. Particolare attenzione è dedicata alle clausole generali del best interest del paziente e del substituted judgement di derivazione anglosassone, anche attingendo dalle esperienze americana e inglese, da cui esse originano. La tesi approda quindi a una sintesi ricostruttiva, tracciando una sorta di ordine gerarchico tra i diversi criteri entro i quali si propone di includere il ruolo del fiduciario. Una postfazione è dedicata alle recenti scoperte della neurologia sui neuroni specchio e alla rilevanza di questo contributo scientifico nel compimento delle scelte empatiche.
Il rapporto fiduciario nel sistema delle "sostituzioni" nelle decisioni terapeutiche / Trolli, Fabio. - (2022 May 09).
Il rapporto fiduciario nel sistema delle "sostituzioni" nelle decisioni terapeutiche
Trolli, Fabio
2022-05-09
Abstract
La tesi indaga la figura del fiduciario introdotta dalla Legge 22 dicembre 2019, n. 217 in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento. In particolare, il primo capitolo riferisce l’evoluzione storica del rapporto di cura medico-paziente, segnata dal passaggio da una funzione paternalistica, la quale attribuisce al medico il compito di decidere la migliore cura per il paziente, a una funzione partecipativa, la quale valorizza il potere di autodeterminazione del paziente, titolare del diritto a decidere sui trattamenti sanitari di cui necessita. L’indagine si focalizza sulla tutela dell’interesse del paziente nel caso in cui, nel momento della decisione, versi in condizioni di incapacità, altresì considerando le esperienze straniere che hanno previsto la figura del fiduciario e alle quali l’ordinamento italiano ha attinto con la L. n. 219/2017. Il secondo capitolo tratta dei ruoli delle persone vicine al malato. Delineata l’ampiezza dei poteri riconosciuti all’amministratore di sostegno, al curatore e al tutore nelle questioni riguardanti le scelte di cura del beneficiario della misura di protezione, l’indagine si sofferma sui poteri spettanti al fiduciario nominato con le forme delle direttive anticipate di trattamento. Nell’ultimo capitolo vengono specificati e analizzati i criteri all’insegna dei quali devono operarsi le decisioni sui trattamenti sanitari da praticare su soggetti che non siano in grado di autodeterminarsi; a tal fine, si distinguono le diverse situazione a seconda che non vi siano o vi siano le disposizioni anticipate di trattamento e, in quest’ultimo caso, che il disponente abbia provveduto o meno alla nomina del fiduciario. Particolare attenzione è dedicata alle clausole generali del best interest del paziente e del substituted judgement di derivazione anglosassone, anche attingendo dalle esperienze americana e inglese, da cui esse originano. La tesi approda quindi a una sintesi ricostruttiva, tracciando una sorta di ordine gerarchico tra i diversi criteri entro i quali si propone di includere il ruolo del fiduciario. Una postfazione è dedicata alle recenti scoperte della neurologia sui neuroni specchio e alla rilevanza di questo contributo scientifico nel compimento delle scelte empatiche.File | Dimensione | Formato | |
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