Questa ricerca costituisce il primo tentativo di effettuare uno studio esaustivo della poesia autotradotta di Vladimir Nabokov. Come suggerisce il titolo, la tesi stabilisce una nuova area di ricerca combinando due ambiti già esistenti negli studi Nabokoviani: da una parte, l'attività di Nabokov come traduttore delle proprie opere; dall'altra, la ricca produzione poetica di Nabokov. Sebbene entrambi possano apparire come ambiti secondari degli studi dedicati all’autore di Lolita, la loro importanza è cresciuta notevolmente nel corso degli anni. Sarebbe arduo sopravvalutare l'impatto dell'identità letteraria bilingue (o, meglio, trilingue) di Nabokov sullo stile e sulle tematiche delle sue opere. Tuttavia, la maggioranza delle ricerche dedicate alle sue autotraduzioni - romanzi e racconti brevi esistenti sia in russo sia in inglese - è stata pubblicata in tempi relativamente recenti. Dall'altra parte, nonostante l'impressionante quantità di versi scaturiti dalla penna di Nabokov, che avviò la sua carriera letteraria proprio come poeta, gli studi rivolti alla sua produzione poetica restano una minoranza rispetto alle ricerche dedicate alle più famose opere in prosa dell'autore. Il legame tra autotraduzione e poesia, tuttavia, sta solo iniziando a emergere tra gli studiosi di Nabokov. Colmando questa lacuna, il presente lavoro intende perseguire una serie di obiettivi basati sulla convinzione che l'esistenza stessa di un'autotraduzione genera una nuova entità testuale, un testo bilingue composto da due parti intimamente collegate che si compensano e interagiscono tra di loro. Un primo obiettivo è rappresentato dunque da una lettura ravvicinata di tutta la poesia auto-tradotta di Nabokov, vista come un corpus di testi poetici bilingui, al fine di riflettere sulle somiglianze e sulle divergenze formali e semantiche che caratterizzano le due versioni del testo. Grazie a questo lavoro, il processo stesso di autotraduzione emerge come oggetto centrale del presente studio. Esaminare e commentare tale processo è dunque un altro obiettivo di questa ricerca. Va ricordato, inoltre, che Nabokov non solo era un poeta estremamente prolifico, ma ha coltivato la sua passione per la traduzione della poesia per tutta la vita, pubblicando saggi teorici e traduzioni in inglese dei maggiori poeti russi, tra cui Aleksandr Puškin. Questa tesi intende dunque collocare le autotraduzioni poetiche di Nabokov nel contesto del suo lavoro di poeta, teorico della traduzione e traduttore di poesia.
Vladimir Nabokov's bilingual poetry : a study of verse self-translation / Emeliyanova, Maria. - (2021 Mar 24).
Vladimir Nabokov's bilingual poetry : a study of verse self-translation
Emeliyanova, Maria
2021-03-24
Abstract
Questa ricerca costituisce il primo tentativo di effettuare uno studio esaustivo della poesia autotradotta di Vladimir Nabokov. Come suggerisce il titolo, la tesi stabilisce una nuova area di ricerca combinando due ambiti già esistenti negli studi Nabokoviani: da una parte, l'attività di Nabokov come traduttore delle proprie opere; dall'altra, la ricca produzione poetica di Nabokov. Sebbene entrambi possano apparire come ambiti secondari degli studi dedicati all’autore di Lolita, la loro importanza è cresciuta notevolmente nel corso degli anni. Sarebbe arduo sopravvalutare l'impatto dell'identità letteraria bilingue (o, meglio, trilingue) di Nabokov sullo stile e sulle tematiche delle sue opere. Tuttavia, la maggioranza delle ricerche dedicate alle sue autotraduzioni - romanzi e racconti brevi esistenti sia in russo sia in inglese - è stata pubblicata in tempi relativamente recenti. Dall'altra parte, nonostante l'impressionante quantità di versi scaturiti dalla penna di Nabokov, che avviò la sua carriera letteraria proprio come poeta, gli studi rivolti alla sua produzione poetica restano una minoranza rispetto alle ricerche dedicate alle più famose opere in prosa dell'autore. Il legame tra autotraduzione e poesia, tuttavia, sta solo iniziando a emergere tra gli studiosi di Nabokov. Colmando questa lacuna, il presente lavoro intende perseguire una serie di obiettivi basati sulla convinzione che l'esistenza stessa di un'autotraduzione genera una nuova entità testuale, un testo bilingue composto da due parti intimamente collegate che si compensano e interagiscono tra di loro. Un primo obiettivo è rappresentato dunque da una lettura ravvicinata di tutta la poesia auto-tradotta di Nabokov, vista come un corpus di testi poetici bilingui, al fine di riflettere sulle somiglianze e sulle divergenze formali e semantiche che caratterizzano le due versioni del testo. Grazie a questo lavoro, il processo stesso di autotraduzione emerge come oggetto centrale del presente studio. Esaminare e commentare tale processo è dunque un altro obiettivo di questa ricerca. Va ricordato, inoltre, che Nabokov non solo era un poeta estremamente prolifico, ma ha coltivato la sua passione per la traduzione della poesia per tutta la vita, pubblicando saggi teorici e traduzioni in inglese dei maggiori poeti russi, tra cui Aleksandr Puškin. Questa tesi intende dunque collocare le autotraduzioni poetiche di Nabokov nel contesto del suo lavoro di poeta, teorico della traduzione e traduttore di poesia.File | Dimensione | Formato | |
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