Il lavoro ha avuto per oggetto l'analisi di venti contesti tombali di età arcaica, di cui 17 da Palinuro, inediti, e tre da Rivello, parzialmente editi. Lo studio dei materiali, corredato di foto e disegni, ha permesso di arricchire la documentazione in letteratura sul Golfo di Policastro in età arcaica. L’analisi dei corredi ha dato ulteriori informazioni sulle genti enotrie che, soprattutto a partire dalla seconda metà del VI secolo a.C., si spostarono dall’interno verso la costa tirrenica o lungo i principali fiumi del Golfo, attirati dalle possibilità che le poleis greche offrivano. Oltre ai ricchi scambi, i corredi hanno raccontato di una comunità in costante rapporto coi Greci, di cui eredità costumi, alfabeto e strumenti economici. I nuovi dati sono infatti stati inseriti in una sintesi della documentazione di epoca arcaica per il Golfo, tra la fine del VII e la prima metà del V secolo a.C., in particolar modo dopo la fondazione di Elea (535), la cui presenza diede una spinta propulsiva al comprensorio. Oltre ai siti indigeni del Golfo, è stata compresa anche Elea che, sebbene esterna al comprensorio, ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo di questi abitati. La nuova documentazione ha dato modo di riaprire il dibattito sul c.d. impero sibarita, attesta da poche ma significative tracce.
Enotri e Greci nel Golfo di Policastro: nuovi dati da Palinuro e Rivello / Cocorullo, Alessandro. - (2018 Jul 24).
Enotri e Greci nel Golfo di Policastro: nuovi dati da Palinuro e Rivello
Cocorullo, Alessandro
2018-07-24
Abstract
Il lavoro ha avuto per oggetto l'analisi di venti contesti tombali di età arcaica, di cui 17 da Palinuro, inediti, e tre da Rivello, parzialmente editi. Lo studio dei materiali, corredato di foto e disegni, ha permesso di arricchire la documentazione in letteratura sul Golfo di Policastro in età arcaica. L’analisi dei corredi ha dato ulteriori informazioni sulle genti enotrie che, soprattutto a partire dalla seconda metà del VI secolo a.C., si spostarono dall’interno verso la costa tirrenica o lungo i principali fiumi del Golfo, attirati dalle possibilità che le poleis greche offrivano. Oltre ai ricchi scambi, i corredi hanno raccontato di una comunità in costante rapporto coi Greci, di cui eredità costumi, alfabeto e strumenti economici. I nuovi dati sono infatti stati inseriti in una sintesi della documentazione di epoca arcaica per il Golfo, tra la fine del VII e la prima metà del V secolo a.C., in particolar modo dopo la fondazione di Elea (535), la cui presenza diede una spinta propulsiva al comprensorio. Oltre ai siti indigeni del Golfo, è stata compresa anche Elea che, sebbene esterna al comprensorio, ha giocato un ruolo fondamentale per lo sviluppo di questi abitati. La nuova documentazione ha dato modo di riaprire il dibattito sul c.d. impero sibarita, attesta da poche ma significative tracce.File | Dimensione | Formato | |
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