La ricerca ha permesso di acquisire dati inediti circa la struttura architettonica di San Lorenzo a Verona, che attendeva da tempo uno studio scientifico condotto secondo metodologie aggiornate. L’obiettivo è stato quello di riproporre, col massimo rigore filologico, il possibile aspetto del complesso romanico per rintracciare le relazioni culturali che lo pongono nel più ampio contesto delle contemporanee manifestazioni cittadine, peninsulari e finanche europee. La complessa diacronia del costruito, determinata perlopiù da estensive campagne di restauro ottocentesche e novecentesche, ha reso indispensabile l’adozione di una prospettiva d’osservazione espansa, sia dal punto di vista cronologico che metodologico. Al necessario approccio autoptico con il documento materiale e con i dati oggettivi che esso esprime, si sono pertanto affiancati altri mezzi d’indagine (rilievo 3D laser-scanning, stratigrafia degli elevati interni ed esterni, campionamento delle trame murarie e delle tecniche costruttive, caratterizzazione a livello morfologico e chimico dei giunti di malta, esplorazione a mezzo georadar delle pavimentazioni) senza trascurare lo spoglio capillare dei fondi archivistici e il costante raffronto stilistico con gli esempi coevi. L’incrocio dei dati ottenuti ha permesso di restituire un più che plausibile modello stereoscopico del complesso romanico e delle evoluzioni architettoniche successive secondo le correlazioni stratigrafiche individuate nei prospetti murari.

Il cantiere di San Lorenzo a Verona nel contesto del Romanico europeo / Passuello, Angelo. - (2017 Sep 14).

Il cantiere di San Lorenzo a Verona nel contesto del Romanico europeo

Passuello, Angelo
2017-09-14

Abstract

La ricerca ha permesso di acquisire dati inediti circa la struttura architettonica di San Lorenzo a Verona, che attendeva da tempo uno studio scientifico condotto secondo metodologie aggiornate. L’obiettivo è stato quello di riproporre, col massimo rigore filologico, il possibile aspetto del complesso romanico per rintracciare le relazioni culturali che lo pongono nel più ampio contesto delle contemporanee manifestazioni cittadine, peninsulari e finanche europee. La complessa diacronia del costruito, determinata perlopiù da estensive campagne di restauro ottocentesche e novecentesche, ha reso indispensabile l’adozione di una prospettiva d’osservazione espansa, sia dal punto di vista cronologico che metodologico. Al necessario approccio autoptico con il documento materiale e con i dati oggettivi che esso esprime, si sono pertanto affiancati altri mezzi d’indagine (rilievo 3D laser-scanning, stratigrafia degli elevati interni ed esterni, campionamento delle trame murarie e delle tecniche costruttive, caratterizzazione a livello morfologico e chimico dei giunti di malta, esplorazione a mezzo georadar delle pavimentazioni) senza trascurare lo spoglio capillare dei fondi archivistici e il costante raffronto stilistico con gli esempi coevi. L’incrocio dei dati ottenuti ha permesso di restituire un più che plausibile modello stereoscopico del complesso romanico e delle evoluzioni architettoniche successive secondo le correlazioni stratigrafiche individuate nei prospetti murari.
14-set-2017
29
Storia delle arti
Coden, Fabio
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
956120-1194823.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Dimensione 9.81 MB
Formato Adobe PDF
9.81 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10579/11977
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact