Il lavoro di tesi si propone di analizzare il tema del controllo del giudice sui poteri dell’imprenditore, con particolare riferimento alle clausole generali che permeano la legislazione giuslavorista. L’elaborato, in una prima parte, esamina i limiti ai poteri datoriali e si interroga sulla possibilità, anche in prospettiva comparata con l’ordinamento giuridico francese, di ravvisare nella clausola generale di correttezza e buona fede il fondamento normativo, all'interno dell’ordinamento di diritto positivo, atto a giustificare il ricorso a limiti intrinseci. Nella seconda parte, viene trattato più specificamente il tema del potere giudiziario nell’interpretazione delle clausole generali, effettuando un'indagine sugli orientamenti applicativi giurisprudenziali. In questa parte, la giurisprudenza è stata messa in relazione ai recenti interventi legislativi che, a partire dal Collegato lavoro del 2010 fino al Jobs Act, sulla spinta delle teorie della Law & Economics, hanno avuto l'obiettivo, più o meno espresso, di limitare il sindacato dell'organo giudiziario, al punto da volerne ridurre il ruolo a semplice "notaio" della procedura. La questione è stata dunque quella di capire se, dinanzi ad una legislazione speciale sempre meno sensibile alla sfera dei diritti del lavoratore, le clausole generali possano fungere da strumento in grado di recuperare quelle garanzie che la stessa legge sembra aver voluto attenuare.

Il controllo giudiziario dei poteri dell’imprenditore: il ruolo delle clausole generali nel diritto del lavoro / Feltre, Annalisa. - (2017 Jul 04).

Il controllo giudiziario dei poteri dell’imprenditore: il ruolo delle clausole generali nel diritto del lavoro

Feltre, Annalisa
2017-07-04

Abstract

Il lavoro di tesi si propone di analizzare il tema del controllo del giudice sui poteri dell’imprenditore, con particolare riferimento alle clausole generali che permeano la legislazione giuslavorista. L’elaborato, in una prima parte, esamina i limiti ai poteri datoriali e si interroga sulla possibilità, anche in prospettiva comparata con l’ordinamento giuridico francese, di ravvisare nella clausola generale di correttezza e buona fede il fondamento normativo, all'interno dell’ordinamento di diritto positivo, atto a giustificare il ricorso a limiti intrinseci. Nella seconda parte, viene trattato più specificamente il tema del potere giudiziario nell’interpretazione delle clausole generali, effettuando un'indagine sugli orientamenti applicativi giurisprudenziali. In questa parte, la giurisprudenza è stata messa in relazione ai recenti interventi legislativi che, a partire dal Collegato lavoro del 2010 fino al Jobs Act, sulla spinta delle teorie della Law & Economics, hanno avuto l'obiettivo, più o meno espresso, di limitare il sindacato dell'organo giudiziario, al punto da volerne ridurre il ruolo a semplice "notaio" della procedura. La questione è stata dunque quella di capire se, dinanzi ad una legislazione speciale sempre meno sensibile alla sfera dei diritti del lavoratore, le clausole generali possano fungere da strumento in grado di recuperare quelle garanzie che la stessa legge sembra aver voluto attenuare.
4-lug-2017
29
Diritto, mercato e persona
Perulli, Adalberto
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Tipologia: Tesi di dottorato
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