Il presente lavoro si propone di indagare l’origine di una particolare tipologia di flusso migratorio che ha recentemente interessato il Comune di Venezia in quanto frontiera marittima. Trattasi di sedicenti cittadini afghani minorenni, prevalentemente di etnia hazara, che accedono al Paese in condizioni di clandestinità per poi presentare domanda di protezione internazionale. L’esame degli studi precedenti in materia di migrazione afghana e un’indagine condotta sul campo attraverso interviste multi situate lungo la rete migratoria, lasciano ipotizzare che tale ondata migratoria sia la conseguenza di decenni di politiche sull’immigrazione adottate dai Governi di Iran e Pakistan e dei programmi di rimpatrio promossi da UNHCR. Le azioni di resistenza messe in atto dai migranti all’interno della rete e nei centri di accoglienza sarebbero dunque frutto di una decennale esperienza migratoria, forti di una rete transnazionale e di una idea di ‘rifugio’ ereditata dalle generazioni precedenti.
La rete transnazionale di migrazione afghana : il caso dei minorenni non accompagnati richiedenti asilo nel Comune di Venezia e le seconde generazioni afghane di Iran e Pakistan / Grisot, Francesca. - (2012 Mar 30).
La rete transnazionale di migrazione afghana : il caso dei minorenni non accompagnati richiedenti asilo nel Comune di Venezia e le seconde generazioni afghane di Iran e Pakistan
Grisot, Francesca
2012-03-30
Abstract
Il presente lavoro si propone di indagare l’origine di una particolare tipologia di flusso migratorio che ha recentemente interessato il Comune di Venezia in quanto frontiera marittima. Trattasi di sedicenti cittadini afghani minorenni, prevalentemente di etnia hazara, che accedono al Paese in condizioni di clandestinità per poi presentare domanda di protezione internazionale. L’esame degli studi precedenti in materia di migrazione afghana e un’indagine condotta sul campo attraverso interviste multi situate lungo la rete migratoria, lasciano ipotizzare che tale ondata migratoria sia la conseguenza di decenni di politiche sull’immigrazione adottate dai Governi di Iran e Pakistan e dei programmi di rimpatrio promossi da UNHCR. Le azioni di resistenza messe in atto dai migranti all’interno della rete e nei centri di accoglienza sarebbero dunque frutto di una decennale esperienza migratoria, forti di una rete transnazionale e di una idea di ‘rifugio’ ereditata dalle generazioni precedenti.File | Dimensione | Formato | |
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