Partendo dal concetto di “scrittura di sé”, come genere di frontiera difficilmente determinabile, la ricerca analizza i diari di Juana Manuela Gorriti e Teresa Wilms Montt, indicandone differenze sostanziali e caratteristiche comuni. Le opere di Juana Manuela Gorriti appaiono dialogiche, in quanto narrazione di un Io che si relaziona con gli altri e con il mondo storico e culturale dell’epoca. Al contrario, la scrittura solipsistica di Teresa Wilms Montt non aspira a interpretare la storia o a confrontarsi con i problemi sociali, identificandosi al di fuori del tempo e dallo spazio. Per entrambe, l’autobiografia diventa un modo per riflettere sulla memoria, nell’intento di costruire il proprio ruolo di donne e autrici. Strettamente intrecciate, scrittura e storia sottolineano così la frontiera tra privato e pubblico, rigida barriera della modernità che le scrittrici oltrepassano in modo originale. Se in Juana Manuela Gorriti convive la donna del XIX secolo, legata alla storia sociale, politica e culturale dei personaggi e dei luoghi della sua vita, in Teresa Wilms Montt il divario si attua nell’intimità di una scrittura che convoca il racconto della sua storia personale, permettendole di inventare la propria identità.
“Diarios” públicos y privados: Juana Manuela Gorriti y Teresa Wilms Montt / Pelizzaro, Alessandra. - (2012 Mar 30).
“Diarios” públicos y privados: Juana Manuela Gorriti y Teresa Wilms Montt
Pelizzaro, Alessandra
2012-03-30
Abstract
Partendo dal concetto di “scrittura di sé”, come genere di frontiera difficilmente determinabile, la ricerca analizza i diari di Juana Manuela Gorriti e Teresa Wilms Montt, indicandone differenze sostanziali e caratteristiche comuni. Le opere di Juana Manuela Gorriti appaiono dialogiche, in quanto narrazione di un Io che si relaziona con gli altri e con il mondo storico e culturale dell’epoca. Al contrario, la scrittura solipsistica di Teresa Wilms Montt non aspira a interpretare la storia o a confrontarsi con i problemi sociali, identificandosi al di fuori del tempo e dallo spazio. Per entrambe, l’autobiografia diventa un modo per riflettere sulla memoria, nell’intento di costruire il proprio ruolo di donne e autrici. Strettamente intrecciate, scrittura e storia sottolineano così la frontiera tra privato e pubblico, rigida barriera della modernità che le scrittrici oltrepassano in modo originale. Se in Juana Manuela Gorriti convive la donna del XIX secolo, legata alla storia sociale, politica e culturale dei personaggi e dei luoghi della sua vita, in Teresa Wilms Montt il divario si attua nell’intimità di una scrittura che convoca il racconto della sua storia personale, permettendole di inventare la propria identità.File | Dimensione | Formato | |
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