Il nostro studio si è focalizzato sulla seconda generazione della comunità cinese di Prato, presente sul territorio da ormai diversi decenni. Sono stati presi in esame cinque studenti bilingui consecutivi, di cui due della primaria e tre della secondaria di primo grado. È stata quindi condotta un'analisi quantitativa e qualitativa relativamente al comportamento linguistico, agli atteggiamenti verso il bilinguismo e alla competenza linguistica sia in italiano che in cinese. Sulla base della sistematicità degli errori è stato possibili identificare le preposizioni come domini vulnerabili dell'italiano; gli articoli e i pronomi diretti costituiscono invece domini meno vulnerabili. Per quanto riguarda, infine, la competenza linguistica in cinese, abbiamo rilevato un'alta frequenza di errori nel sistema dei classificatori; tale fenomeno è probabilmente legato ad una variabile sociolinguistica presente nel cinese moderno parlato e scritto. In conclusione, tutti i soggetti della ricerca risultano dominanti in italiano, ma il forte sostegno e l'uso costante delle lingue della comunità – dialetto e putonghua – hanno impedito fenomeni di shift linguistico che riteniamo non avverranno nemmeno nelle generazioni future, grazie anche allo sviluppo di un atteggiamento molto positivo verso il bilinguismo.
Il bilinguismo della seconda generazione: il caso di Prato / Pedrana, Marisa. - (2011 Oct 24).
Il bilinguismo della seconda generazione: il caso di Prato
Pedrana, Marisa
2011-10-24
Abstract
Il nostro studio si è focalizzato sulla seconda generazione della comunità cinese di Prato, presente sul territorio da ormai diversi decenni. Sono stati presi in esame cinque studenti bilingui consecutivi, di cui due della primaria e tre della secondaria di primo grado. È stata quindi condotta un'analisi quantitativa e qualitativa relativamente al comportamento linguistico, agli atteggiamenti verso il bilinguismo e alla competenza linguistica sia in italiano che in cinese. Sulla base della sistematicità degli errori è stato possibili identificare le preposizioni come domini vulnerabili dell'italiano; gli articoli e i pronomi diretti costituiscono invece domini meno vulnerabili. Per quanto riguarda, infine, la competenza linguistica in cinese, abbiamo rilevato un'alta frequenza di errori nel sistema dei classificatori; tale fenomeno è probabilmente legato ad una variabile sociolinguistica presente nel cinese moderno parlato e scritto. In conclusione, tutti i soggetti della ricerca risultano dominanti in italiano, ma il forte sostegno e l'uso costante delle lingue della comunità – dialetto e putonghua – hanno impedito fenomeni di shift linguistico che riteniamo non avverranno nemmeno nelle generazioni future, grazie anche allo sviluppo di un atteggiamento molto positivo verso il bilinguismo.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Field research
Tipologia:
Tesi di dottorato
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