La tesi si compone di 3 articoli che indagano, secondo prospettive diverse, il comportamento degli agenti economici nei mercati finanziari. Il primo lavoro, di tipo sperimentale, si pone come obiettivo quello di misurare la portata del contagio finanziario dovuto a ribilanciamenti dei portafogli di investimento in mercati diversi. Lo studio evidenzia come uno shock sul prezzo di un titolo negoziato in un mercato si propaghi anche in mercati ad esso non direttamente collegati ma in modo conforme a quanto previsto dalla teoria. Il laboratorio non evidenzia aggiustamenti o comportamenti irrazionali. Il secondo lavoro, di tipo empirico, cerca invece di individuare possibili relazioni tra l’avversione al rischio diversificabile, utilizzata come proxy del comportamento degli investitori, e il rischio informativo, ovvero quel rischio legato al tempo necessario all’informazione per essere compresa e processata dagli investitori stessi. Lo studio evidenzia l’assenza di legami tra queste due variabili, dimostrando che i mercati sono efficienti. Il terzo lavoro, più di tipo applicativo, cerca di fornire un criterio per guidare il comportamento dei private equiter nella selezione di aziende su cui investire. Il criterio utilizza la semplice informazione contabile e il concetto di utilità dell’investimento.
Applied topics in financial agents' behavior / Gardenal, Gloria. - (2010 Sep 17).
Applied topics in financial agents' behavior
Gardenal, Gloria
2010-09-17
Abstract
La tesi si compone di 3 articoli che indagano, secondo prospettive diverse, il comportamento degli agenti economici nei mercati finanziari. Il primo lavoro, di tipo sperimentale, si pone come obiettivo quello di misurare la portata del contagio finanziario dovuto a ribilanciamenti dei portafogli di investimento in mercati diversi. Lo studio evidenzia come uno shock sul prezzo di un titolo negoziato in un mercato si propaghi anche in mercati ad esso non direttamente collegati ma in modo conforme a quanto previsto dalla teoria. Il laboratorio non evidenzia aggiustamenti o comportamenti irrazionali. Il secondo lavoro, di tipo empirico, cerca invece di individuare possibili relazioni tra l’avversione al rischio diversificabile, utilizzata come proxy del comportamento degli investitori, e il rischio informativo, ovvero quel rischio legato al tempo necessario all’informazione per essere compresa e processata dagli investitori stessi. Lo studio evidenzia l’assenza di legami tra queste due variabili, dimostrando che i mercati sono efficienti. Il terzo lavoro, più di tipo applicativo, cerca di fornire un criterio per guidare il comportamento dei private equiter nella selezione di aziende su cui investire. Il criterio utilizza la semplice informazione contabile e il concetto di utilità dell’investimento.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Applied Topics in Financial Agents' Behavior_tesi di dottorato
Tipologia:
Tesi di dottorato
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