Il problema che si pone oggi alla scuola è quello di valutare che tipo di competenze (literacies) sono necessarie nel XXI secolo e come poterle sviluppare attraverso l’esperienza quotidiana. Le espressioni di “Digital Literacy” e quella correlata di “Digital Competence” si stanno ormai affermando a livello internazionale. Per promuovere a scuola lo sviluppo di competenze digitali, l’intenzionalità progettuale dell’insegnante diventa fondamentale per integrare gli elementi fisici/strumentali implicati nel processo di apprendimento con gli obiettivi prefissati – disciplinari e tecnologici – e le modalità o attività attraverso cui si pensa di raggiungerli. Questa ricerca sperimentale di natura quantitativa e qualitativa si occupa della formazione degli insegnanti in pre-servizio e del Digital Storytelling (DST o narrazione digitale) proposto come metodo innovativo nella didattica digitale. Le narrazioni digitali sono brevi storie di carattere personale o accademico che i digital storytellers trasformano in video della durata di pochi minuti, aggiungendo la propria voce a immagini, titoli, effetti e transizioni che scorrono sullo schermo, a volte accompagnati da suoni o musica. Il DST appare in grado di suscitare interesse e motivazione di docenti e studenti per promuovere le competenze narrative negli studenti, favorirne le attitudini a lavorare collettivamente, potenziare l'esperienza dell'apprendimento di lingue straniere, della matematica, della fisica e di altre discipline. Questa ricerca si propone l’obbiettivo di porre l’attenzione sulle competenze visive (Visual Literacy) necessarie ai docenti e agli studenti dell’era digitale, e analizza in particolare la relazione che esiste tra l’autoefficacia percepita dagli insegnanti in pre-servizio e le competenze digitali interessate nel processo di creazione di una storia digitale, e la relazione tra le attitudini e le predisposizioni al cambiamento da parte degli insegnanti in pre-servizio rispetto al DST e alla didattica digitale in generale. L’autoefficacia è stata definita come l’insieme delle convinzioni circa le proprie capacità di organizzazione ed esecuzione al fine di raggiungere uno scopo (Bandura, 1997). Essa si riferisce al giudizio rispetto alle proprie abilità e capacità possedute in uno specifico ambito. Siccome il senso di autoefficacia si basa su ciò che si crede e non su ciò che è oggettivamente vero (Bandura, 1997), è possibile influenzare le disposizioni verso un comportamento o un’attività se si aumenta il grado di autoefficacia percepita (Caprara, 2001). Dalla letteratura emerge che il DST è uno strumento efficace per esplorare le “capacità degli insegnanti di essere professionisti riflessivi” e quindi rappresenta uno strumento euristico per raccogliere dati sulle loro percezioni e riflessioni (Long, 2011, Banzato, 2014). Questa ricerca si propone quindi di promuovere una riflessione degli insegnanti in pre-servizio rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento e in generale alla didattica digitale. Un totale di 49 insegnanti in pre-servizio ha partecipato allo studio e ha seguito il laboratorio di quattro mesi, durante il quale gli insegnanti hanno sperimentato in collaborazione il metodo del DST attraverso lezioni in presenza e online, e hanno condiviso il processo di creazione e il prodotto finale sulla piattaforma Moodle. I risultati della ricerca hanno rilevato che l’autoefficacia percepita e le attitudini sono in generale migliorate con l’esperienza del DST. In particolare per ciò che riguarda il prodotto video finale, il grado di autoefficacia percepita è aumentato, mentre i risultati della ricerca non rilevano differenze rispetto alle intenzioni degli insegnanti di utilizzare il DST in classe. In relazione poi alla collaborazione, i risultati rivelano l’aumento dell’autoefficacia percepita, dimostrando la significatività del DST come metodo di cooperative learning.

Immagine e storyboard nel digital storytelling per la formazione degli insegnanti : l’impatto del digital storytelling sull’autoefficacia e l'attitudine degli insegnanti in pre-servizio verso l'immagie, lo storyboard e la digital literacy nella narrazione digitale / Ursoleo, Alessandra. - (2017 Mar 24).

Immagine e storyboard nel digital storytelling per la formazione degli insegnanti : l’impatto del digital storytelling sull’autoefficacia e l'attitudine degli insegnanti in pre-servizio verso l'immagie, lo storyboard e la digital literacy nella narrazione digitale

Ursoleo, Alessandra
2017-03-24

Abstract

Il problema che si pone oggi alla scuola è quello di valutare che tipo di competenze (literacies) sono necessarie nel XXI secolo e come poterle sviluppare attraverso l’esperienza quotidiana. Le espressioni di “Digital Literacy” e quella correlata di “Digital Competence” si stanno ormai affermando a livello internazionale. Per promuovere a scuola lo sviluppo di competenze digitali, l’intenzionalità progettuale dell’insegnante diventa fondamentale per integrare gli elementi fisici/strumentali implicati nel processo di apprendimento con gli obiettivi prefissati – disciplinari e tecnologici – e le modalità o attività attraverso cui si pensa di raggiungerli. Questa ricerca sperimentale di natura quantitativa e qualitativa si occupa della formazione degli insegnanti in pre-servizio e del Digital Storytelling (DST o narrazione digitale) proposto come metodo innovativo nella didattica digitale. Le narrazioni digitali sono brevi storie di carattere personale o accademico che i digital storytellers trasformano in video della durata di pochi minuti, aggiungendo la propria voce a immagini, titoli, effetti e transizioni che scorrono sullo schermo, a volte accompagnati da suoni o musica. Il DST appare in grado di suscitare interesse e motivazione di docenti e studenti per promuovere le competenze narrative negli studenti, favorirne le attitudini a lavorare collettivamente, potenziare l'esperienza dell'apprendimento di lingue straniere, della matematica, della fisica e di altre discipline. Questa ricerca si propone l’obbiettivo di porre l’attenzione sulle competenze visive (Visual Literacy) necessarie ai docenti e agli studenti dell’era digitale, e analizza in particolare la relazione che esiste tra l’autoefficacia percepita dagli insegnanti in pre-servizio e le competenze digitali interessate nel processo di creazione di una storia digitale, e la relazione tra le attitudini e le predisposizioni al cambiamento da parte degli insegnanti in pre-servizio rispetto al DST e alla didattica digitale in generale. L’autoefficacia è stata definita come l’insieme delle convinzioni circa le proprie capacità di organizzazione ed esecuzione al fine di raggiungere uno scopo (Bandura, 1997). Essa si riferisce al giudizio rispetto alle proprie abilità e capacità possedute in uno specifico ambito. Siccome il senso di autoefficacia si basa su ciò che si crede e non su ciò che è oggettivamente vero (Bandura, 1997), è possibile influenzare le disposizioni verso un comportamento o un’attività se si aumenta il grado di autoefficacia percepita (Caprara, 2001). Dalla letteratura emerge che il DST è uno strumento efficace per esplorare le “capacità degli insegnanti di essere professionisti riflessivi” e quindi rappresenta uno strumento euristico per raccogliere dati sulle loro percezioni e riflessioni (Long, 2011, Banzato, 2014). Questa ricerca si propone quindi di promuovere una riflessione degli insegnanti in pre-servizio rispetto ai processi di insegnamento/apprendimento e in generale alla didattica digitale. Un totale di 49 insegnanti in pre-servizio ha partecipato allo studio e ha seguito il laboratorio di quattro mesi, durante il quale gli insegnanti hanno sperimentato in collaborazione il metodo del DST attraverso lezioni in presenza e online, e hanno condiviso il processo di creazione e il prodotto finale sulla piattaforma Moodle. I risultati della ricerca hanno rilevato che l’autoefficacia percepita e le attitudini sono in generale migliorate con l’esperienza del DST. In particolare per ciò che riguarda il prodotto video finale, il grado di autoefficacia percepita è aumentato, mentre i risultati della ricerca non rilevano differenze rispetto alle intenzioni degli insegnanti di utilizzare il DST in classe. In relazione poi alla collaborazione, i risultati rivelano l’aumento dell’autoefficacia percepita, dimostrando la significatività del DST come metodo di cooperative learning.
24-mar-2017
28
Scienze della cognizione e della formazione
Banzato, Monica
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