L’indagine condotta sul modello educativo al design attuato oggi nella scuola secondaria ci permette di cogliere la sua storica oscillazione tra il modello accademico e l’eredità del Bauhaus: la sua attuale fragilità epistemica pertanto mostra la necessità di una nuova fondazione teorica per ridefinirlo. Oggi l’ampia letteratura scientifica sul design suggerisce che il fulcro della sua formazione propedeutica parte dalle competenze del “configurare” ma deve poggiare sull’apprendimento esperienziale e nella pratica riflessiva, oltre che sulla padronanza delle regole dei linguaggi della comunicazione. Con il termine “studio”, si intende non solo l’ambiente in cui opera la comunità di apprendimento del design ma anche la sua tipica modalità di interazione. Qui si pratica l’azione-riflessione, attraverso uno strumento iconico di mediazione didattica; la dinamica formativa è sviluppata nel gruppo, la comunità di apprendimento, attraverso l’identificazione e la risoluzione di problemi e progetti. È necessaria la ridefinizione del ruolo dell’insegnante, non più il “maestro” ma il “facilitatore”che aiuta lo studente ad acquisire la visione e il metodo tipico del designer. Il framework delle competenze del nuovo Basic design è desunto dai learning outcomes identificati attraverso la comparazione di alcuni modelli educativi europei e le indicazioni della letteratura scientifica.
Basic design: la formazione al design nella scuola secondaria / Federle, Giovanni. - (2010 May 07).
Basic design: la formazione al design nella scuola secondaria
Federle, Giovanni
2010-05-07
Abstract
L’indagine condotta sul modello educativo al design attuato oggi nella scuola secondaria ci permette di cogliere la sua storica oscillazione tra il modello accademico e l’eredità del Bauhaus: la sua attuale fragilità epistemica pertanto mostra la necessità di una nuova fondazione teorica per ridefinirlo. Oggi l’ampia letteratura scientifica sul design suggerisce che il fulcro della sua formazione propedeutica parte dalle competenze del “configurare” ma deve poggiare sull’apprendimento esperienziale e nella pratica riflessiva, oltre che sulla padronanza delle regole dei linguaggi della comunicazione. Con il termine “studio”, si intende non solo l’ambiente in cui opera la comunità di apprendimento del design ma anche la sua tipica modalità di interazione. Qui si pratica l’azione-riflessione, attraverso uno strumento iconico di mediazione didattica; la dinamica formativa è sviluppata nel gruppo, la comunità di apprendimento, attraverso l’identificazione e la risoluzione di problemi e progetti. È necessaria la ridefinizione del ruolo dell’insegnante, non più il “maestro” ma il “facilitatore”che aiuta lo studente ad acquisire la visione e il metodo tipico del designer. Il framework delle competenze del nuovo Basic design è desunto dai learning outcomes identificati attraverso la comparazione di alcuni modelli educativi europei e le indicazioni della letteratura scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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