The aim of the thesis is to analyze, from the point of view of landscape archaeology, an area in southern Marche between the final stretches of the valleys of the Aso and Tesino rivers. The first part of the paper, with a more traditionally topographical slant, involved analyzing written sources from the 10th to 15th centuries and cartographic and cadastral documentation from the 16th to 19th centuries, accompanied by the perusal of the known archaeological evidence available for the area. At the same time, a second part of the research involved collecting and processing remote sensing sources, such as historical aerial and satellite photos, high-resolution satellite images, and LiDAR data, to identify, map, and catalog visible anthropic and palaeoenvironmental anomalies. From the data thus collected, ten case studies were selected and analyzed over the course of a year through non-invasive surveys (UAV reconnaissance, manual coring, surface reconnaissance). This made it possible to verify the nature of the different types of anomalies and to test the use of tools and methods that are still little used in archaeology, such as thermal sensors (FLIR) and manual drilling. The diachronic reading of the mass of data produced has finally allowed us to propose a reconstruction of the main environmental and anthropic dynamics that affected the area from the Roman age to the 19th century. For the period of greatest interest, new important material evidence has emerged from this study relating to early medieval settlement forms that had hitherto remained ‘invisible’ to regional research.

La tesi si pone l’obiettivo di analizzare, sotto il profilo dell’archeologia dei paesaggi, un’area delle Marche meridionali compresa tra i tratti finali delle valli dei fiumi Aso e Tesino. Una prima parte dell’elaborato, di taglio più tradizionalmente topografico, ha visto l’analisi delle fonti scritte di X-XV secolo e della documentazione cartografica e catastale di XVI-XIX, accompagnata dallo spoglio del noto archeologico disponibili per il territorio. Contestualmente, una seconda parte della ricerca ha previsto la raccolta e l’elaborazione di fonti proprie del remote sensing, quali foto aeree e satellitari storiche, immagini satellitari ad alta risoluzione e dati LiDAR per l’individuazione, la mappatura e la catalogazione delle anomalie antropiche e paleoambientali visibili. A partire dai dati così raccolti sono stati selezionati dieci casi studio, analizzati nell’arco di un anno attraverso indagini non invasive (ricognizioni con UAV, carotaggi manuali, ricognizioni di superficie). Ciò ha consentito di verificare la natura delle diverse tipologie di anomalia e sperimentare l’utilizzo di strumenti e metodi ancora poco diffusi in ambito archeologico come i sensori termici (FLIR) e le trivellazioni manuali. La lettura diacronica della mole di dati prodotta ha permesso infine di proporre una ricostruzione delle principali dinamiche ambientali e antropiche che hanno interessato l’area dall’età romana al XIX secolo. In particolare, per il periodo di maggiore interesse, dal presente studio sono emerse nuove importanti evidenze materiali relative a forme insediative altomedievali finora rimaste ‘invisibili’ agli occhi della ricerca sul piano regionale.

Analisi dei paesaggi medievali marchigiani tra Aso e Tesino / Merelli, Alvise. - (2025 Sep 02).

Analisi dei paesaggi medievali marchigiani tra Aso e Tesino

MERELLI, Alvise
2025-09-02

Abstract

The aim of the thesis is to analyze, from the point of view of landscape archaeology, an area in southern Marche between the final stretches of the valleys of the Aso and Tesino rivers. The first part of the paper, with a more traditionally topographical slant, involved analyzing written sources from the 10th to 15th centuries and cartographic and cadastral documentation from the 16th to 19th centuries, accompanied by the perusal of the known archaeological evidence available for the area. At the same time, a second part of the research involved collecting and processing remote sensing sources, such as historical aerial and satellite photos, high-resolution satellite images, and LiDAR data, to identify, map, and catalog visible anthropic and palaeoenvironmental anomalies. From the data thus collected, ten case studies were selected and analyzed over the course of a year through non-invasive surveys (UAV reconnaissance, manual coring, surface reconnaissance). This made it possible to verify the nature of the different types of anomalies and to test the use of tools and methods that are still little used in archaeology, such as thermal sensors (FLIR) and manual drilling. The diachronic reading of the mass of data produced has finally allowed us to propose a reconstruction of the main environmental and anthropic dynamics that affected the area from the Roman age to the 19th century. For the period of greatest interest, new important material evidence has emerged from this study relating to early medieval settlement forms that had hitherto remained ‘invisible’ to regional research.
2-set-2025
SCIENZE DELL'ANTICHITÀ
La tesi si pone l’obiettivo di analizzare, sotto il profilo dell’archeologia dei paesaggi, un’area delle Marche meridionali compresa tra i tratti finali delle valli dei fiumi Aso e Tesino. Una prima parte dell’elaborato, di taglio più tradizionalmente topografico, ha visto l’analisi delle fonti scritte di X-XV secolo e della documentazione cartografica e catastale di XVI-XIX, accompagnata dallo spoglio del noto archeologico disponibili per il territorio. Contestualmente, una seconda parte della ricerca ha previsto la raccolta e l’elaborazione di fonti proprie del remote sensing, quali foto aeree e satellitari storiche, immagini satellitari ad alta risoluzione e dati LiDAR per l’individuazione, la mappatura e la catalogazione delle anomalie antropiche e paleoambientali visibili. A partire dai dati così raccolti sono stati selezionati dieci casi studio, analizzati nell’arco di un anno attraverso indagini non invasive (ricognizioni con UAV, carotaggi manuali, ricognizioni di superficie). Ciò ha consentito di verificare la natura delle diverse tipologie di anomalia e sperimentare l’utilizzo di strumenti e metodi ancora poco diffusi in ambito archeologico come i sensori termici (FLIR) e le trivellazioni manuali. La lettura diacronica della mole di dati prodotta ha permesso infine di proporre una ricostruzione delle principali dinamiche ambientali e antropiche che hanno interessato l’area dall’età romana al XIX secolo. In particolare, per il periodo di maggiore interesse, dal presente studio sono emerse nuove importanti evidenze materiali relative a forme insediative altomedievali finora rimaste ‘invisibili’ agli occhi della ricerca sul piano regionale.
Landscape; Remote Sensing; Archeologia; Medioevo; Paesaggio
GELICHI, Sauro
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Descrizione: Merelli Tesi Dottorato
Tipologia: Tesi di dottorato
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